Personalmente, e
sia pure con rispetto per l’Esecutivo, devo purtroppo esprimere delusione sia sul
lavoro sia sull’Iva rispetto agli annunci odierni del Governo. Sul lavoro,
siamo lontanissimi (per la platea coinvolta e per le modalità scelte) da quella
detassazione totale per i nuovi assunti che avrebbe potuto determinare i numeri
necessari ad una vera scossa positiva sul terreno occupazionale. Sull’Iva, siamo dinanzi a una soluzione
obiettivamente di non alto profilo. Con i rinvii, non solo la prospettiva di
crescita resta lontana, ma rimane vivo quell’"effetto incertezza" che
fa male ai consumi, e che alimenterà - temo - un dibattito politico spossante
nei prossimi mesi. E poi, stando alle voci tuttora non smentite, c’è il
capitolo più dolente, quello delle coperture, che rischia di costare, in
particolare agli autonomi, un’anticipazione di quanto dovuto in scadenze
successive. Con il doppio effetto di creare ulteriori problemi di liquidità a
commercianti, artigiani, professionisti (e ovviamente anche a tutti gli altri
cittadini-consumatori), e di determinare un effetto complessivo di disillusione.
In Parlamento sarà necessario un grande lavoro per migliorare questa base. Daniele Capezzone coordinatore dei
dipartimenti del Pdl e presidente della commissione Finanze della Camera
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