Emergono nuovi particolari sul
bunga bunga fiorentino che sta facendo tremare la Firenze bene, nonostante il
basso profilo riservato alla notizia da gran parte della stampa. A parlare con
i pm, ora, è Adriana,
l'escort rumena dal cui telefono pende mezza
Firenze, la più ambita nel giro di prostituzione messo su dai
fratelli Taddei dell'hotel Meditarraneo, ma che coinvolge politici, stimabili
professionisti e donne della città alla ricerca di guadagni facili per
arrotondare. Quel rapporto focoso - La
bella Adriana, tra le altre cose, racconta del focoso rapporto con un
funzionario del Comune fiorentino, con cui avrebbe consumato persino nella sala
conferenze di un assessorato. L'inchiesta, però, sfiora anche l'assessore del
Comune Massimiliano Mattei,
che si è dimesso nei giorni scorsi per motivi di salute. La ragazza è stata
infatti assunta come dipendente dalla cooperativa "Il Borro" quando
l'ormai ex-assessore ne era presidente. Si occupava di cure domiciliari, pare,
e nessuno sapeva - dicono oggi dalla coop - che avesse una seconda vita, che
facesse l'escort. E
quell'appartamento... - Adriana è stata aiutata dalla
cooperativa anche in altro modo: nel 2011, la escort avrebbe vissuto in un appartamento
che rientrava nella disponibilità della coop. Nello stesso anno, per un
periodo, lo stesso appartamento era stato preso in affitto proprio dal
dimissionario Mattei. Ma c'è di più. Stando a quanto risulta ai pm, è proprio
in quell'appartamento che Adriana si prostituiva. Ora sono in molti a Firenze a
seguire con una certa apprensione la vicenda, temendo le ripercussioni delle
sue rivelazioni. Renzi, dal canto suo, ha già fatto sapere di essere parte
lesa. Le rivelazioni della ragazza, però, si annuciano scottanti. E la vicenda,
se queste sono le premesse, potrebbe avere conseguenze sulla politica locale.
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