giovedì 6 giugno 2013

POVERO BERLUSCONI: CON QUESTI FIGURI DOVEVAMO CAMBIARE L’ITALIA


Marco Follini lascia (anche) il Pd. Non ha pace, l’uomo che da segretario dell’Udc minacciò di far crollare l’allora governo Berlusconi se non si fosse fatta una legge elettorale proporzionale (Porcellum), è stato anche vice presidente. Dopo aver cambiato casacca ed essere passato dalla destra alla sinistra, ora torna indietro. Ma non del tutto, si ferma al centro. Lo confessa lui stesso, a Repubblica. Citiamo testuale: “Follini dice addio e punta tutto su una riscossa democristiana“. Basterebbe questo per tremare o essere colti da qualche comprensibile conato di vomito, ma quel che segue è peggio. Potrebbe venirvi un attacco di emicrania, ammesso che ci capiate qualcosa: “Il Pd oggi è bloccato da un’incertezza strategica e identitaria. Deve darsi un profilo più netto che non potrà che essere quello del socialismo europeo. E’ un profilo nobile, ma non è il mio”. D’accordo. Ma ora che si fa?  ”La pax lettiana richiede che ogni forza politica approfondisca la sua identità e riannodi un legame più stretto con le proprie radici. In modo che la sinistra faccia la sinistra e il centro faccia se stesso”. La soluzione, insomma, è rifondare per l’ennesima volta qualcosa che assomigli al centro. Ma Follini va con i piedi di piombo: “Per ora mi iscrivo alla fondazione ‘Nuovo Millennio’”, poi si vedrà. Ritirarsi, a quanto pare, è escluso


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