domenica 23 giugno 2013

LETTA PENSI ALLA SORTE DI BERLUSCONI


Il Pdl si muove per il suo capo dopo il no della Consulta al legittimo impedimento e avverte il premier per bocca di Sandro Bondi: «C'è qualcosa nelle parole di Enrico Letta che non mi convince. Entro certi limiti capisco la sua necessaria prudenza e la sua felpata capacità di dissimulare, ma ci sono questioni storiche, politiche e umane, su cui non si può democristianamente glissare». Bondi ricorda all'inquilino di Palazzo Chigi che una delle questioni da gestire con diverso profilo è «la sorte, ad esempio, di un leader politico come il Presidente Silvio Berlusconi, vittima da decenni di una barbara attenzione giudiziaria, grazie al quale l'attuale governo si è costituito così come quello precedente di Monti». Altro argomento caldo per il coordinatore Pdl, sempre riferendosi a Berlusconi, è «la questione della sua presunta ineleggibilità, così come altre questioni dirimenti non solo per il futuro del governo ma per il futuro dell'Italia». Questi problemi, avverte Bondi, «richiederebbero giudizi politici intellettualmente onesti e coraggiosi anche da parte del presidente del Consiglio».

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