sabato 25 ottobre 2014

Berlusconi in campo più che mai Berlusconi alla riscossa per rilanciare Forza Italia e per dare una sferzata al pessimismo che la politica economica di Renzi sta diffondendo nel Paese. “Si dà con una mano e si prende con l’altra”, ha sottolineato Berlusconi in merito alle misure del governo impegnato sulla legge di stabilità ed ha aggiunto com’è oggi “la politica del governo non mi convince affatto”.
Berlusconi di lotta (adesso) e di governo (presto) – Apertura alla modifica della legge elettorale, ma allora, dice il Presidente di Forza Italia serve “un’intesa complessiva” anche su altri temi di grande respiro. La nostra riscossa a tutto campo, con responsabilità e chiarezza. Sui diritti civili scelte liberali in continuità con la tradizione.
Legge di stabilità Appello al Presidente della Repubblica. Come può firmare una legge che “devia” dai trattati di cui è garante? In questa vicenda Europa e Italia, Renzi, Barroso e anche il Capo dello Stato sono tutti perdenti. La speranza è che si apra una nuova fase di vasta collaborazione, Berlusconi dixit.
Tasse tasse tasse – Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, non dice che il provvedimento ha ‘gittata’ quadriennale, e che se le tasse diminuiranno di 18 miliardi nominalmente nel 2015, aumenteranno certamente, di fatto, di 12,4 miliardi nel 2016; 17,8 miliardi nel 2017 e 21,4 miliardi nel 2018. Un valore cumulato, in 3 anni, di 51,6 miliardi: più di 3 punti di Pil. Significa che aumenterà l'Iva fino al 25,5% e che aumenteranno benzina e accise.


Renzi in Europa Gaffe su gaffe, in un’inutile e velleitaria esibizione muscolare. La rana che gonfia il petto per voler diventare più grande del bue. Sappiamo com’è finita. C’è tutto questo nella brutta giornata di ieri, dominata dalla lettera della Commissione europea e dall’arrogante risposta di Matteo Renzi fino a lambire la sponda scivolosa del ricatto: ‘pubblicheremo tutte le lettere e soprattutto tutti i dati economici dei palazzi di Bruxelles’. cinguettio su Twitter da parte del premier che ha, tuttavia, evitato di riportare il seguito. Quanto detto di fronte ai microfoni: ‘ne vedremo delle belle’. Il che è come dire gliela daremo noi a questi parassiti. Populismo a buon mercato.
Botte da orbi Renzi-Barroso – Le sbruffonerie di Matteo coprono il suo dilettantismo. Il risultato? Isolati in Europa, alla mercé della tempesta perfetta. Analisi puntuale della lettera di Katainen e di una manovra insostenibile. Ecco i tecnici del ministero dell'Economia si ribellano.
Partito democratico – Il partito schizofrenico lotta e governa contro una parte di se stesso e a rimetterci è l'Italia. La grande occasione di Renzi alla Leopolda. Lanci la proposta del Partito della Nazione e del premio di lista, ma insieme proponga di ridisegnare il sistema sulla base del bipartitismo. Noi ci stiamo. Per il Nazareno e oltre il Nazareno.
É la sinistra italiana, bambola – Ora si scopre che l'idea del Partito della Nazione fu già del vecchio comunista Alfredo Reichlin. La cosa non ci sorprende. E capiamo benissimo che cosa intendeva l'antico compagno, del resto con un modello perfettamente sovrapponibile a quello renziano. Cambiano solo i continenti di ispirazione. Più Sud America in Renzi, peronismo argentino. Più Urss e soprattutto Paesi del Patto di Varsavia in Reichlin. Ma stesso concetto senza dialettica democratica vera. Consiste nell’assorbimento da parte della avanguardia di qualsiasi pretesa di pensiero autonomo, da dominare e ingabbiare in un centralismo democratico, un po' togliattiano un po' Ddr.
Politica estera – Il contagio universale del terrorismo islamico. Che sia un lupo solitario è persino peggio. Lotta culturale e sicurezza internazionale. Necessità di Pratica di Mare, militare e culturale.

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