Berlusconi in campo più che mai – Berlusconi alla riscossa
per rilanciare Forza Italia e per dare una sferzata al pessimismo che la
politica economica di Renzi sta diffondendo nel Paese. “Si dà con una mano e si prende con l’altra”, ha sottolineato
Berlusconi in merito alle misure del governo impegnato sulla legge di stabilità
ed ha aggiunto com’è oggi “la politica
del governo non mi convince affatto”.
Berlusconi di lotta (adesso) e di
governo (presto) –
Apertura alla modifica della legge elettorale, ma allora, dice il Presidente di
Forza Italia serve “un’intesa complessiva” anche su altri temi di grande
respiro. La nostra riscossa a tutto campo, con responsabilità e chiarezza. Sui
diritti civili scelte liberali in continuità con la tradizione.
Legge di stabilità – Appello al Presidente
della Repubblica. Come può firmare una legge che “devia” dai trattati di cui è
garante? In questa vicenda Europa e Italia, Renzi, Barroso e anche il Capo
dello Stato sono tutti perdenti. La speranza è che si apra una nuova fase di
vasta collaborazione, Berlusconi dixit.
Tasse tasse tasse – Il Presidente del
Consiglio, Matteo Renzi, non dice che il provvedimento ha ‘gittata’
quadriennale, e che se le tasse diminuiranno di 18 miliardi nominalmente nel
2015, aumenteranno certamente, di
fatto, di 12,4 miliardi nel 2016; 17,8 miliardi nel 2017 e 21,4 miliardi nel
2018. Un valore cumulato, in 3 anni, di 51,6 miliardi: più di 3
punti di Pil. Significa che aumenterà l'Iva fino al 25,5% e che aumenteranno
benzina e accise.
Renzi in Europa – Gaffe su gaffe, in un’inutile
e velleitaria esibizione muscolare. La rana che gonfia il petto per voler
diventare più grande del bue. Sappiamo com’è finita. C’è tutto questo nella
brutta giornata di ieri, dominata dalla lettera della Commissione europea e
dall’arrogante risposta di Matteo Renzi fino a lambire la sponda scivolosa del
ricatto: ‘pubblicheremo tutte le lettere e soprattutto tutti i dati economici
dei palazzi di Bruxelles’. cinguettio su Twitter da parte del premier che ha,
tuttavia, evitato di riportare il seguito. Quanto detto di fronte ai microfoni:
‘ne vedremo delle belle’. Il che è come dire gliela daremo noi a questi
parassiti. Populismo a buon mercato.
Botte da orbi Renzi-Barroso – Le sbruffonerie di
Matteo coprono il suo dilettantismo. Il risultato? Isolati in Europa, alla
mercé della tempesta perfetta. Analisi puntuale della lettera di Katainen e di
una manovra insostenibile. Ecco i tecnici del ministero dell'Economia si
ribellano.
Partito democratico – Il partito schizofrenico
lotta e governa contro una parte di se stesso e a rimetterci è l'Italia. La
grande occasione di Renzi alla Leopolda. Lanci la proposta del Partito della
Nazione e del premio di lista, ma insieme proponga di ridisegnare il sistema
sulla base del bipartitismo. Noi ci stiamo. Per il Nazareno e oltre il
Nazareno.
É la sinistra italiana, bambola – Ora si scopre che l'idea
del Partito della Nazione fu già del vecchio comunista Alfredo Reichlin. La
cosa non ci sorprende. E capiamo benissimo che cosa intendeva l'antico
compagno, del resto con un modello perfettamente sovrapponibile a quello
renziano. Cambiano solo i continenti di ispirazione. Più Sud America in Renzi,
peronismo argentino. Più Urss e soprattutto Paesi del Patto di Varsavia in
Reichlin. Ma stesso concetto senza dialettica democratica vera. Consiste
nell’assorbimento da parte della avanguardia di qualsiasi pretesa di pensiero
autonomo, da dominare e ingabbiare in un centralismo democratico, un po'
togliattiano un po' Ddr.
Politica
estera –
Il contagio universale del terrorismo islamico. Che sia un lupo solitario è
persino peggio. Lotta culturale e sicurezza internazionale. Necessità di
Pratica di Mare, militare e culturale.
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