Sono un cittadino di Ravenna e il mio nome non ha tanta importanza.
Potrei chiamarmi Mario Rossi o Marta Bianchi. Scrivo questa lettera solo per
fare una domanda che è sulla bocca di tanti ravennati, che senti al bar, che
ascolti per strada: quanto è costata alla comunità ravennate - e quindi, quota
parte, anche a me - tutta la vicenda della candidatura e della scelta mancata
della Capitale Europea della Cultura 2019?
So anch’io che tutto quello che è stato fatto non va perduto e
non sarà buttato via. Sarebbe una follia o una colpa grave se questo accadesse.
Malgrado questo, inutile mi vengano a dire che si faranno grandi cose. Dei
400-500 milioni che dovevano arrivare ed essere investiti nei prossimi anni per
il rinascimento di Ravenna, con questi chiari di luna ne vedremo ben pochi. E
allora ben poco si potrà fare, io penso. In ogni caso, prima di andare avanti,
con grandi o piccoli progetti e con altre spese, desidero sapere quanto tutta
questa storia ci è costata, dall’inizio fino ad oggi. Quanto ci sono costati il
coordinatore, lo staff, i viaggi, le trasferte, le cene, le feste, le prove
tecniche, gli spettacoli, i convegni, la comunicazione, le ospitate e tutto il
resto. Datemi i numeri di quanto abbiamo speso fino ad ora in questi 6 o 7 anni
e di quanto è entrato, se qualcosa è entrato. E poi lasciatemi il tempo di
riflettere e di farmi la mia idea se ne è valsa la pena oppure no. Se ci deve
essere un seguito e quale. Voglio avere anch'io gli elementi per pensare con la
mia testa senza che una qualche “autorità” mi venga a dire cosa “devo” pensare:
che sì, assolutamente ne è valsa la pena, oppure no, era tutta una cazzata e io
l’avevo detto. Per valutare ho bisogno di sapere, di avere i dati e le cifre.
Li chiedo a chi li dovrebbe avere, a chi governa questa città. È un atto di
trasparenza dovuto. E se l’amministrazione non vuole dire e dare i numeri,
allora li chiedo all’opposizione. Ad Ancisi o ai Grillini, o a Forza Italia
(per inciso, io non voto nessuno di voi, anzi io non voto proprio, sono anni
che non voto più). Se non danno le cifre coloro che dovrebbero, almeno datele
voi. È anche il vostro mestiere di chiedere conto e pretendere trasparenza. I
ravennati hanno il diritto di sapere. E io chiedo di sapere. Non fra sei mesi.
Ora. Grazie.
Un cittadino che vuole sapere (come migliaia di altri
ravennati e per questo il nome non è importante)
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