Lampedusa è con il fiato
sospeso: la paura degli isolani è di tornare a essere la frontiera militarizzata d’Europa.
A gestire la struttura era la Lampedusa
Accoglienza, una cooperativa
controllata dal Consorzio
Sisifo che ha dovuto fare le valige dopo la diffusione da parte
del Tg2, a dicembre 2013, del video choc dei migranti disinfettati con l’idrante
all’interno della struttura. Poi è arrivata Mare Nostrum e gli immigrati, recuperati dalla
nostra Marina militare a poche miglia dalle coste della Libia, venivano
trasbordati direttamente in Sicilia o in Calabria, così il centro di contrada Imbracola è rimasto
praticamente quasi sempre chiuso, eccezion fatta per qualche piccolo sporadico
sbarco.
Ora, il centro, è pronto a
riaprire i battenti sotto una nuova gestione: quella della Confederazione nazionale delle Misericordie
che si è aggiudicata l’appalto in seguito a una procedura negoziata della Prefettura di Agrigento. A
dirigerlo c’è Lorenzo Montana.
In attesa dei primi ospiti, il nuovo direttore si deve però difendere da una
parentela ingombrante: sua figlia è sposata con Alessandro Alfano, fratello del ministro
dell’Interno Angelino: “Non
sono stato scelto dal capo del Viminale, ma dalla Confederazione Misericordie
per le mie qualità personali, umane, professionali e intellettive.
E anche perché sono un lampedusano doc”. E il ministro? “A lui che interessa?
Io ho rapporti con con il prefetto Morcone
e col mio prefetto che è il dottor Diomede”. Il primo è Mario Morcone, da
giugno capo del dipartimento Immigrazione del Viminale, il secondo, Nicola
Diomede, dirige invece la Prefettura di Agrigento, persone a stretto contatto
con il fratello del genero di Montana. Ma lui tiene botta: “Sono idoneo a
dirigere in questo lembo di terra, che è l’ultimo d’Europa, una struttura così
importante come il Cpsa” di Lorenzo Galeazzi
Nessun commento:
Posta un commento