Alcuni ricordi di Renato Ridolfi uno dei
protagonisti e fondatori della Pro Loco di Marradi e della Sagra delle Castagne
La più dolce sagra
d’Italia col suo Marron Buono compie 51, pensata e voluta a Marradi, oggi area
metropolitana di Firenze, a cavallo di Toscane e Romagna nel 1963 da una
Associazione Turistica Pro-Loco che ho contribuito da assessore insieme agli
altri fondatori a costituire si è imposta subito per l’originalità degli
organizzatori e per l’eccellenza dei prodotti esposti ed offerti ai visitatori
sempre più numerosi di anno in anno. In verità la nostra castanicoltura, che
sta attraversando un momento di grande crisi di produzione dovuta alla vespa
cinese (cinipide) e alle avverse condizione meteo, fonda il suo successo
sul famoso marron buono di Marradi, che già nel Seicento a Londra era
ritenuto the best chestnut of the world”. A Marradi si produce per
caratteristiche organolettiche, uno tra i migliori prodotti d’Italia, e da qui
partono le tante diverse ricette: dalle più semplici, come le ballotte e le
caldarroste i brusè, alle vere e proprie specialità alimentari tipiche,
tra cui la torta e il budino di marroni, la marmellata e i rinomati marron
glacè. Far nascere la Pro-Loco non fu impresa facile prima esisteva Un comitato
per l’incremento turistico e ricordo che l’idea di dar vita
all’Associazione Turistica Pro Loco dovette vincere perplessità e resistenze
anche del sindaco di allora Mario Bellini, ma alla fine la tenacia nostra
prevalse e facemmo nascere l’Associazione con Presidente Sergio Zacchini
e con uno straordinario e generoso impegno di Silvano Ciottoli, Lodovico
Bernabei, Giacomo Lazzarotto, Enzo Mercatali, Luigi Nieddu, Ottorino Randi,
Umberto Scalini Scala. Ricordo che alla prima sagra grazie al compianto
Silvano Ciottoli presentammo addirittura cento pezzi in ceramica della
ceramista Gianna Boschi di Faenza come souvenir di pregio.
La
nostra castanicoltura fonte di sopravvivenza Il castagno l’albero del pane
fin dopo la seconda guerra mondiale fu abbandonata per lungo tempo, molti
castagni secolari abbattuti per produrre il tanino ed altri perché vittime
della malattia dell’inchiostro. La prima Sagra delle Castagne di Marradi fu nel
1963. Allora i castagneti erano tutti in abbandono, ma ben presto l’idea di
riproporre questo prodotto entusiasmò i nostri contadini e coltivatori che si
misero a ripulire i castagneti dalle sterpaglie di ogni genere per facilitare i
buoni raccolti anche con innesti e nuovi impianti: Il successo fu
immediato soprattutto per la Sagra tanto che nel 1966 la Camera di Commercio di
Cuneo scelse la nostra Pro Loco per il suo Convegno Internazionale di
castanicoltura, dove i marradesi non delusero la stima in loro riposta. A quel Convegno
ed alla esposizione dei nostri migliori prodotti, ricordo che era presente
anche una delegazione giapponese giunta a Genova per nave portando una pianta
di nuova qualità di castagno del sol levante. Furono i primi giapponesi che
apprezzarono, già allora i nostri dolci di marroni. Quella missione a Cuneo fu
la consacrazione nel tempio della castanicoltura dell’eccellenza marradese e
ricordo che vi potemmo partecipare grazie anche alla preziosa e generosa
collaborazione dello scomparso Gian Martino Semeraro che ci mise a
disposizione un camioncino frigo dell’”Algida”. Da allora sia pure a fasi
alterne i risultati nel settore sono stati ottimi fino ad arrivare alla
realizzazione dello Stabilimento Ortofrutticola del Mugello e all’esposizione
del Centro Studi di documentazione del Castagno. Renato Ridolfi classe 1919 già assessore al Turismo del
Comune di Marradi
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