Nicola PorroAccusato di diffamazione il numero uno della Pirelli vuole un
processo pubblico. Ora l'Ingegnere dovrà mettere in piazza il suo passato
E adesso ci sarà da
divertirsi. Tra poco vedremo l'ingegnere Carlo De Benedetti, il sommo
inquisitore, in tribunale a dover rendere conto del suo passato
imprenditoriale: dai cento giorni della Fiat all'Olivetti, dalle
apparecchiature vendute alle Poste al Banco Ambrosiano. La rinfrescata che ci
regaleranno le udienze pubbliche al tribunale di Milano valgono una finale di
X-Factor (quel programma che purtroppo va in onda il giovedì sera). Un
colpaccio messo a segno, si deve ritenere, con sadico gusto da Marco Tronchetti
Provera e dai suoi avvocati. Oltre al passato di Cdb, conviene rinfrescare, a
questo punto, la memoria dei nostri lettori. Il grande finanziere è un po'
permalosetto, ma questo non gli impedisce di utilizzare toni piuttosto ruvidi
nei confronti dell'universo mondo. Può sostenere senza colpo ferire di essere
circondato da cretinetti (da Passera a Marchionne, da Colaninno ad Elkann), ma
se qualcuno lo tocca scatta la querela. Mal gliene incolse dunque a Tronchetti
quando sostenne: «Se anche io raccontassi - dichiarazione rilasciata all'Ansa -
la storia delle persone attraverso i luoghi comuni e gli slogan, potrei dire
che l'ingegner De Benedetti è stato molto discusso per certi bilanci Olivetti,
per lo scandalo legato alla vicenda di apparecchiature alle Poste italiane, che
fu allontanato dalla Fiat, coinvolto nella bancarotta del Banco Ambrosiano, che
finì dentro per le vicende di Tangentopoli».
Tronchetti non era in una
giornata di cattivo umore (cosa che può capitare a tutti), più banalmente
rispondeva a un'«insolenza» che poco prima l'ingegnere gli aveva riservato
sulla gestione della Telecom: «La comunicazione è fatta bene, la rapina ancora
meglio».
Botte da orbi. Decidete
pure voi chi abbia iniziato (vabbè questo è semplice) e chi abbia ragione.
Quello che noi sappiamo è che Cdb per quella frase rilasciata all'Ansa querelò
Tronchetti e che di conseguenza al tribunale di Milano si è aperto un fascicolo
per reati che potenzialmente valgono sette anni di carcere.
La novità di queste ore è
che gli avvocati di Mtp hanno depositato presso la cancelleria del Gup di
Milano la rinuncia all'udienza preliminare. Ve la facciamo semplice. Con una
mossa a sorpresa, ma con il senno di poi, comprensibile, Tronchetti vuole
andare immediatamente a processo, senza tanti rinvii. Non solo pretende un
pubblico dibattimento (non si vedono le ragioni di ordine pubblico per farlo a
porte chiuse), ma rinuncia a far valere le sue ragioni in modo documentale.
Tronchetti vuole che il
procedimento per cui è imputato viaggi più che spedito. Rinuncia alla
possibilità che un giudice dell'udienza preliminare, viste le carte, archivi il
tutto o trovi una via di conciliazione, e pretende di andare il prima possibile
in dibattimento, in udienza, con testimoni e tutta la liturgia di un processo
pubblico. Se siamo fortunati (sarà uno spettacolo da non perdere) già a febbraio
potremo vedere Carlo De Benedetti sul banco dei testimoni.
Insomma gli avvocati di
Tronchetti ci fanno un regalo straordinario, che a renderlo semplice si può
sintetizzare così: caro Ingegnere, adesso si presenti in tribunale davanti a
tutti e ci spieghi su quali basi si è sentito diffamato dalle dichiarazioni di
Tronchetti.
Ci spieghi, Ingegnere,
chiederanno i legali di Tronchetti, perché si è sentito diffamare quando il
nostro assistito ha sostenuto che i bilanci della Olivetti fossero discussi; o
perché non si possa sostenere che la vendita delle apparecchiature alle Poste
italiane sia stato uno scandalo, quando lei stesso, Ingegnere, in un'intervista
al Wall Street Journal ha detto che «ripagherebbe con il medesimo disgusto».
Insomma avete capito. Tra
poco vedremo l'accusatore (De Benedetti) in udienza a dover giustificare
all'indagato per diffamazione (Tronchetti) i motivi per i quali si è sentito
offeso. E gli avvocati di Tronchetti riporteranno a galla un ventennio che
evidentemente De Benedetti ritiene assolutamente immacolato.
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