L'AMPLIAMENTO della discarica di rifiuti Tre Monti nel
territorio di Riolo Tenne scuote la maggioranza di centrosinistra al governo
nell'Unione dei comuni della Romagna Faentina. Sul durissimo ordine del giorno
incentrato sull'argomento presentato in Consiglio da Edward Jan Necky de
L'Altra Faenza, il vice sindaco e assessore all'Ambiente di Solarolo Stefano
Briccolani, il capogruppo e dirigente
manfredo da Insieme per Cambiare Paolo Cavina e la consigliera di Uniti per
Riolo Tarme Nicoletta Cembali si sono astenuti,
assieme al consigliere di Rinnovare Faenza Tiziano Cericola, dimostrano di
condividere almeno in parte le tesi sostenute nel documento. Tra le quali, a
sostegno di un deciso «no» alla maggiorazione dei rifiuti già conferiti nel
sito, spiccano le considerazioni sulla possibile pericolosità dell'impianto e
gli allarmi in tal senso lanciati dalle organizzazioni ambientaliste, senza
tralasciare le allusioni all eventuale conflitto di interessi riguardante la
società Hera. Il testo de L'Altra Faenza era critico sull'impianto imolese che
coinvolge anche Riolo Terme l'Odg è stato respinto per 11 voti contrari,
espressi dal Gruppo del Partito democratico-Indipendenti, a fronte di 3 alzate
di mano favorevoli del proponente Necki, di Andrea Palli del Movimento 5 Stelle
e di Guido Catani della lista civica di centrodestra Alternativa per Riolo, ma
l'esito del dibattito ha comunque messo in luce le diffuse perplessità che il
progetto di Hera e ConAmi suscita nei rappresentanti delle Amministrazioni
coinvolte. A DIMOSTRARLO è del resto anche la motivazione della bocciatura
fornita dalla capogruppo e segretaria del Pd del comprensorio faentino Federica
Degli Esposti, basata semplicemente sul fatto che «non si è voluto condividere
il tema della salute pubblica e fermarsi un attimo per concordare un diverso
testo». Se si fosse trattato di una generica assicurazione di attenzione verso gli
sviluppi dell’operazione, accompagnata da un vibrante invito alle agenzie di
monitoraggio ad effermare severi controlli, probabilmente il consenso sarebbe
stato unanime. Nicola Tanesini
Nessun commento:
Posta un commento