domenica 24 aprile 2016

LIBERAZIONE: MERITO DEGLI ALLEATI


Ennesima celebrazione del 25 aprile. Peccato che il mito della liberazione dell'Italia da parte  dei partigiani rossi, altro non sia che una delle tante leggende  metropolitane mantenute vive  dai camaleonti nipotini di Marx per ottenere consensi, plausi, voti e gloria. Se l'Italia è rimasta un paese libero, lo si deve in primis all'intervento degli alleati, in infima parte ai partigiani, ma soprattutto alle "circostanze fortuite" della storia. Se la spartizione del bottino di guerra di Yalta avesse deciso diversamente, anche  l’ Italia avrebbe subito la  medesima infausta sorte dell'Europa dell'est. I partigiani  rossi, non è un mistero, avrebbero preferito che l'Italia  cadesse sotto le grinfie dell'URSS. Dovettero  accontentarsi dell'annessione  dell'Istria e della Dalmazia da  parte dei colleghi partigiani rossi titini.  Per fortuna, il fato, o più probabilmente la mano di  Dio, decise altrimenti. Circa  l'operato dei "liberatori" a  guerra finita, basti leggere i libri di Gianpaolo Pansa per avere  una pallida idea di quali  efferatezze furono capaci. Non  solo ammazzarono per odio o  vendetta, centinaia di colleghi  di brigata "bianchi " o non filo a sovietici, ma anche migliaia di  inermi civili e sacerdoti. Se non  si vuole subire all'infinito i  revisionismi storici imposti dai nostalgici dell'Unione Sovietica, si abolisca una volta per tutte l'inutile farsa del 25 aprile. Gianni Toffali

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