Sono stato lontano da voi
perché preso da vari impegni, di lavoro e personali. Il 12/4, su mia richiesta,
finalmente abbiamo tenuto la riunione della Commissione 2 sui Salesiani, dove il Presidente di Faventia Sales
spa (Andrea Fabbri) ha illustrato sia il progetto di recupero del fabbricato
che i dati finanziari complessivi. Il recupero andrà avanti a stralci,
basandosi sulla vendita a Ravenna Holding, sugli affitti pagati dal Comune, su
una ipotesi di affitto della zona palestra e fitness, lasciando inagibili la
Chiesa ed il teatro, per i quali nessuno (al momento) pare interessato. Il 90%
del progetto si basa sugli affitti che paga e pagherà il Comune di Faenza e
questo lascia spazio alle mie (solite) contestazioni, ormai note: se paghiamo
noi come cittadini, perché ne devono trarre beneficio i privati che detengono
il 54% del capitale di Faventia Sales spa e che non fanno assolutamente NULLA
per partecipare a questo progetto di recupero (non tirano fuori i soldi e non
propongono alcuna idea) ? Inoltre la spa ha dei costi di gestione non piccoli
(il Presidente ed il vice presidente prendono € 18.000= cadauno), che sono
eccessivi per il semplice disbrigo dell'ordinaria gestione del complesso, non è
tenuta agli obblighi di trasparenza tipici dei soggetti pubblici (per cui da
gli incarichi e gli appalti in modo privatistico). Malpezzi ha detto che
penserà a chiudere la spa nel 2020, quanto tutto il cantiere sarà finito: bel
modo per regalare il 54% degli immobili ai soci privati, dopo averli
ristrutturati a spese dei cittadini.
Anche il progetto in sé ha delle pecche: si riempiono i locali con uffici comunali, senza pensare di concentrare lì le aule di lezione del corso di Chimica Ceramica (ora al Polo di via Granarolo) e del corso di Agraria (ora a Tebano), oggettivamente scomode per chi si sposta con i mezzi pubblici. Si trasferisce lì la scuola di musica Sarti senza restaurare il teatro che sarebbe il luogo ottimale per le loro prove ed i loro concerti. Si pensa di eliminare il parcheggio dal primo cortile interno, senza dare indicazioni su soluzioni alternative. SI cerca ancora il gestore per il famoso ristorante nel secondo cortile (quello chiuso dal colonnato). Insomma un insieme eterogeneo di uffici pubblici e servizi vari senza un nesso logico. Il 90% del tutto da fare a spese dei cittadini, quando il Comune è azionista solo al 46% della spa: ditemi voi se sentite qualcosa di stonato oppure no. Ovviamente Faventia Sales non ha trovato uno straccio di bando cui partecipare con progetti di recupero o riconversione di alto profilo: l'importante è che questa sia "cosa loro" (del PD), mentre a noi (i cittadini) presentano solo i conti da pagare.
Anche il progetto in sé ha delle pecche: si riempiono i locali con uffici comunali, senza pensare di concentrare lì le aule di lezione del corso di Chimica Ceramica (ora al Polo di via Granarolo) e del corso di Agraria (ora a Tebano), oggettivamente scomode per chi si sposta con i mezzi pubblici. Si trasferisce lì la scuola di musica Sarti senza restaurare il teatro che sarebbe il luogo ottimale per le loro prove ed i loro concerti. Si pensa di eliminare il parcheggio dal primo cortile interno, senza dare indicazioni su soluzioni alternative. SI cerca ancora il gestore per il famoso ristorante nel secondo cortile (quello chiuso dal colonnato). Insomma un insieme eterogeneo di uffici pubblici e servizi vari senza un nesso logico. Il 90% del tutto da fare a spese dei cittadini, quando il Comune è azionista solo al 46% della spa: ditemi voi se sentite qualcosa di stonato oppure no. Ovviamente Faventia Sales non ha trovato uno straccio di bando cui partecipare con progetti di recupero o riconversione di alto profilo: l'importante è che questa sia "cosa loro" (del PD), mentre a noi (i cittadini) presentano solo i conti da pagare.
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