giovedì 21 aprile 2016

IL PD HA SOSTENUTO SPECULATORI E FINANZA A DISCAPITO DEI VERI IMPRENDITORI LO SOSTIENE EX PD

Giuseppe Roccafiorita

"Noi intendiamo mandare “fuori i mercanti dal Comune”, cioè gli speculatori e i “prenditori” che in queste operazioni poi fallite hanno prodotto la chiusura e fallimenti di tante aziende artigiane e di persone che hanno perso il lavoro"
La lista La Pigna spara nuove bordate sul quartier generale del PD e dell'Amministrazione a guida PD e stavolta lo fa con il capolista Giuseppe Roccafiorita, che proprio dalle file del PD è uscito non molto tempo fa. “Il sequestro dell’Hotel Mattei non è altro che l’ennesimo fallimento della speculazione iniziata con l’era del Sindaco Mercatali (2 mandati) e continuata poi con le due giunte Matteucci. - dichiara con una lunga nota Roccafiorita - Il Pd negli ultimi 15 anni ha abbandonato completamente i lavoratori, la sicurezza dei cittadini e la piccola e media impresa per costituire, attraverso un intricato intreccio tra politica ed affari, un complicato sistema di favori e di speculazioni che noi definiamo la “cupola ravennate”."  "In questo sistema convivono e si relazionano politici, finanza e un gruppo di “prenditori” che speculano e non assumono alcun rischio d’impresa, ma sono sempre beneficiari di laute commesse edilizie ed immobiliari, oltre che di altri favori quali cambi di destinazioni d’uso di terreni, commesse e autorizzazioni comunali. - continua Roccafiorita - Con Mercatali è stato potenziato il conflitto d’interessi in Sapir e sempre con Mercatali sono stati approvati i più grandi progetti di speculazione edilizia ed immobiliare, tra i quali i fallimentari “Marinara” e Porto Reno e lo stesso Hotel Mattei. Tutti interventi che non potevano essere realizzati senza il concorso e l’appoggio di amministratori e funzionari comunali e di dirigenti bancari. In questi casi chi l’ha fatta da padrone è stata la “Ecis” di Gianni Fabbri, che si è aggiudicata dalle società controllate dalla Cooperativa Cmr i lavori di impiantistica dei 2 porti turistici e dello stesso Hotel Holiday Inn (di cui è stato general contractor insieme a tutti gli Hotel di proprietà di Arca Hotels), scorporando i lavori edili alla Cmr di Filo di Argenta, dichiarata poi fallita al Tribunale di Ferrara. La Procura della città estense ha aperto un’inchiesta per bancarotta di cui diversi protagonisti di questa vicenda sono stati rinviati a giudizio. Non solo ma la “Ecis”, durante la Giunta Mercatali, si è aggiudicata i lavori di impiantistica e manutenzione del Cinemacity, dello stadio Benelli (per un importo complessivo di € 2.300.000 - dal sito Ecis), di impianti di potabilizzazione di acqua di Hera, società di cui Carimonte spa è socia, e di diverse strutture comunali."  "Nel caso dell’Hotel “Holiday Inn”, la cui prima pietra è stata posata dal Sindaco Matteucci, e di Marinara e Porto Reno, la cui inaugurazione ha visto presenti Matteucci, l’allora ministro Bersani, l’allora Presidente della Regione Vasco Errani e l’allora segretario del Pd Miro Fiammenghi, la banca finanziatrice di tutte le opere è stata la Unicredit, istituto che vede nel patto di Sindacato che


la governa la Carimonte Holding spa, Società costituita dalla Fondazione Banca del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, e che ha partecipazione anche in Hera spa - - Negli anni in cui è stato Sindaco, Vidmer Mercatali ha casualmente indicato nel 2002 quale Vice Presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna lo stesso Gianni Fabbri, che ha percepito un compenso lordo annuo (dati Fondazione) di € 35.000 lordi annui, indicazione poi confermata dallo stesso Mercatali e anche dall’attuale Sindaco Matteucci fino a tutto il 2012. E chiaro che il ruolo della Fondazione è di rilevante importanza perché attraverso la Carimonte Holding spa di cui è socia può esercitare un’influenza notevole in Unicredit. Sono proprio gli anni in cui Unicredit eroga finanziamenti di diverse decine di milioni per i progetti dei porti turistici di Marina e Casalborsetti e dell’Holiday Inn, interventi senza alcun progetto industriale che ne validasse la convenienza ma che rispondevano solamente ad un’esigenza di forte speculazione, di cementificazione, di depauperamento del paesaggio. Il trade union di tuti questi protagonisti è stato il Ravenna Calcio, anch’esso fallito e travolto dalla vicende penali del calcio scommesse di cui era il patron Gianni Fabbri e Presidente onorario l’ex Senatore Mercatali."
 "Naturalmente gli sponsor principali del Ravenna Calcio ai tempi della gestione Fabbri erano Banca Unicredit, Arca Hotels spa, Seaser spa per circa 300.000 euro all’anno , società allora controllata da Cmr e realizzatrice di Marinara. Verso la fine dell’era Fabbri nel Ravenna Calcio, spunta un nuovo sponsor, la “Carburanti del Candiano spa” di cui è socio principale il Gruppo Setramar e di cui è amministratore Giovanni Poggiali. - aggiunge Roccafiorita - La Società di Poggiali firma nel 2009 un contratto di sponsorizzazione col Ravenna Calcio per un importo di 1.400.000 euro in 4 anni condizionato però all’ottenimento dei titoli autorizzativi entro il 31 dicembre 2010 per un impianto di produzione di biodiesel su olio di palma di importazione e per una centrale elettrica da 53 megavatt. L’Amministrazione Matteucci si affrettò ad approvare una variante agli strumenti urbanistici concordando in apposita convenzione un indennizzo per i disagi ambientali pari a 10 rate annuali di 140.000 cadauna. L’unica rata versata di 140.000 euro è stata prontamente restituita dalla Giunta Matteucci alla Carburanti del Candiano a semplice richiesta motivata dal fatto che la società rinunciava alla realizzazione dell’impianto e della centrale. Ora Giovanni Poggiali che non ha risposto alle 7 domande della Pigna, inserisce nella sua lista civetta “Insieme per cambiare” Guido Guerrieri, assessore all’Ambiente della Giunta Matteucci, che ha restituito alla Società di Poggiali la rata versata."
 "Noi intendiamo mandare “fuori i mercanti dal Comune”, cioè gli speculatori e i “prenditori” che in queste operazioni poi fallite hanno prodotto la chiusura e fallimenti di tante aziende artigiane e di persone che hanno perso il lavoro. Siamo invece per tutelare, incentivare e sostenere le imprese sane, cioè i veri imprenditori, coloro che rischiano in proprio, che intendono investire e creare occupazione e i progetti di start up attraverso contributi economici e prestiti derivanti dalla cessione di tutte le partecipazioni comunali in società che nulla hanno a che vedere con la mission del Comune. Perché vogliamo finalmente rilanciare da subito lo sviluppo economico e occupazionale di Ravenna prima che muoia" conclude lapidario Giuseppe Roccafiorita.

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