Roma - Sbarchi, fughe,
polemiche. È stata una Pasqua trafficata sulle coste a Sud della Sicilia, che
ha riacceso i riflettori su Mare Nostrum, la task force messa in piedi dal
governo Letta per affrontare l'emergenza migranti: ci costa 9 milioni al mese,
vale a dire 300mila euro al giorno ma - secondo molti - finisce per attrarre
invece che respingere i disperati con il sogno dell'Europa. Gli ultimi «acquisti» nel giro di poche ore
tra domenica e ieri: tre sbarchi rispettivamente da 434, 176 e 218 persone a
Pozzallo, nel Ragusano; un soccorso a opera della nave San Giorgio della Marina
Militare per 321 migranti in difficoltà su un barcone di legno nelle acque a
Sud di Lampedusa. Forza Italia: «La
Marina non può diventare un traghetto per clandestini. Siamo ormai alla farsa,
con la segnalazione delle partenze da parte degli scafisti stessi, che fa
scattare l'intervento delle navi italiane che portano da noi quantità
sterminate di clandestini»,
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