Ci sono almeno trenta
“intoccabili” ai quali Matteo Renzi non può tagliare lo stipendio pur volendo.
Il loro stipendio supera di gran lunga il tetto fissato dal premier per i manager dello Stato, cioè i 238 mila euro del
presidente della Repubblica, ma la spending
review su loro non può essere usata. Si tratta degli alti
magistrati e dei giudici
contabili
e amministrativi. Toccare i loro stipendi, spiega la Stampa, significherebbe
violare la Costituzione. Chi sono? Il più pagato di tutti, scrive Paolo Baroni, è Gaetano Silvestri, primo magistrato di Cassazione
che si mette in tasca qualcosa come 1.490 euro al giorno che in un anno fanno 545.900
euro che arriveranno a 560 mila quest’anno. A ruota lo segue il
segretario generale della Camera Ugo Zampetti che con i suoi 1309 euro al
giorno prende l’esatto doppio di
quanto Renzi avrebbe fissato come soglia. Al terzo posto, ex equo
con altri 14 giudici della Corte Costituzionale che guadagnano 454 mila euro l’anno, ovvero
1243 euro al giorno. A seguire c’è Elisabetta Serafin, segretaria generale del
Senato, che viaggia sui 427mila euro, ci sono i vice di
Zampetti, Aurelio Speziale e Guido Letta (entrambi a quota 358mila euro), ci
sono otto funzionari di Montecitorio a 300 mila euro, altri sette a 375 mila e
no oltre i 400 mila.
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