Ampia coalizione per il giovane
avvocato che sfida lo storico primato del Pd di Federica Angelini
È riuscito in un’impresa senza precedenti a Cervia
e forse in tutta la provincia: unire tutte le forze di centrodestra, incluso il
Pri. Paolo Savelli sarà sostenuto dai simboli quindi dell’Edera, di Forza
Italia, dell’Ncd, dell’Udc e, notizia questa dell’ultima ora, anche della Lega
Nord. Per quanto, dopo lo scioglimento del Pdl in cui credeva, Savelli non
abbia più la tessera di alcun partito (all’epoca si dimise anche da consigliere
comunale dove era stato il più votato). Quando gli chiediamo cosa e chi voterà
alle europee, come tanti civici ci risponde sibillinamente: «Vedrò le
candidature prima di decidere».
Avvocato, gentile e cortese nei modi, giovane, cervese doc,
sulla sua bacheca di Facebook ama regalare perle di saggezza romagnola e
battute in dialetto. Sta conducendo una campagna elettorale, dice, «tutta
basata sul concreto» e non tanto sulla polemica e dice di essere orgoglioso ed
emozionato dall’appoggio di una coalizione così vasta e, appunto, senza
precedenti. Nessuna delle cinque forze a suo sostegno sembrano al momento
godere di ottima salute. Dovrà vedersela oltreché con il candidato Pd Luca
Coffari e il candidato Prc-Pdci Antonio Antonelli, anche con il civico
indipendente Michele Fiumi e con il grillino Alessandro Marconi, questi ultimi
due entrambi potenzialmente rivolti anche al suo elettorato. «Sono convinto
però – ci dice l’avvocato classe 1977 – che alle amministrative prevalgano
logiche diverse, si faccia più attenzione a quel che accade sul territorio». Quando
gli chiediamo quale di tutte le scelte fatte dalle passate amministrazioni del
Pd gli sembra la più sbagliata ci risponde che difficilmente si può scegliere:
«Quando ero in consiglio comunale ho votato contro credo al 90 percento delle
delibere, abbiamo fatto la battaglia contro il grattacielo, contro questa
organizzazione dei servizi sociali, credo che in generale Cervia sia stata
lasciata indietro, abbia dovuto spesso subire supinamente decisioni prese
altrove, a Ravenna, Bologna o perfino Roma». Su www.paolosavelli.it c’è un
programma articolato in vari punti, per esempio la salt valley e l’insediamento
di nuove industrie, l’attenzione all’entroterra del Comune, e che in alcuni
tratti si sovrappone a quello di altri candidati. Sul bilancio Savelli risponde
«che la bassa tassazione si deve all’alta presenza di attività produttive e di
seconde e terze case, oltre a una sollecitazione continua dell’opposizione in
questo senso, ma noi siamo convinti che si potrebbero anche risparmiare ancora
almeno due milioni di euro l’anno dalla spesa corrente con una
riorganizzazione». Anche Savelli lamenta l’eccessiva cementificazione del
territorio e denuncia la nuova ultima lottizzazione della zona Amati e su
Pentagramma dice: «Temo che si sia solo tentato di eliminarlo dai temi di
campagna elettorale, in realtà non c’è alcun impegno formale e tornerà
sicuramente magari rivisto al ribasso, e al ribasso saranno anche gli oneri che
Pentagramma dovrà spendere in opere pubbliche e considerando che a noi
sembravano inadeguati già i 18 o 20 milioni...
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