Nel Bilancio del Comune di Faenza che verrà
approvato a breve sono inseriti nelle entrate 2,8 milioni di euro
che gli uffici e l'amministrazione stimano di incassare in base alle
disposizioni del D.L. 16/2014 "Salva Roma Ter" che istituisce un
fondo di 625 milioni per i Comuni.
La
capogruppo di Forza Italia Raffaella Ridolfi riporta l'articolo di legge su cui
si basa tale decisione: "Art. 1 comma 1 lettera d)
"il comma 731 è sostituito dal seguente: "731. Per l'anno 2014, è
attribuito ai comuni un contributo di 625 milioni di euro. Con decreto del
Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell'interno,
è stabilita, secondo una metodologia adottata sentita la Conferenza Stato città
ed autonomie locali, la quota del contributo di cui al periodo precedente
di spettanza di ciascun comune, tenendo conto dei gettiti standard ed effettivi
dell'IMU e della TASI".
"Ad
oggi del Decreto dei Ministeri sopra richiamato per determinare la quota di
contributo ai Comuni non c'è notizia, anche perché il termine per la redazione
dello stesso è stato spostato a domani 15 aprile. Il calcolo
dell'amministrazione comunale di Faenza di 2,8 milioni di euro è quindi un
esercizio puramente matematico di proiezione che non ha alcun fondamento per
ora" sottolinea la Ridolfi.
"Non
vorremmo - prosegue la consigliera -
che un tale calcolo se erroneo portasse poi durante l'anno ad aumentare la leva
fiscale, ovvero inasprire il livello di tassazione, da noi già considerato
altissimo, lamentando che il Governo Renzi è stato avaro e baro nei confronti
dei Comuni.
La TASI
per volontà dell'amministrazione Malpezzi sarà al massimo sulle prime case e
terreni agricoli questo proprio per poter drenare quei 2,8 milioni di euro
dallo Stato che però non si sa bene come siano stati calcolati. Tralasciamo
ogni commento sulla Mozione votata dalla maggioranza per evitare la
maggiorazione dello 0,3 per mille di addizionale comunale perché la vicenda ci
sembra ridicola ed ipocrita".
"L'altra
nota dolente - aggiunge l'esponente di
Forza Italia - riguarda il Piano sosta che è stata una vera e
propria leva fiscale, una "patrimoniale sull'auto", se si calcola il
gettito e le proiezioni dell'amministrazione per il 2014 che, facendo due
calcoli facili, ha pesato su ogni faentino, neonati compresi, per 20 euro circa
a testa e quindi in una famiglia media di 4 persone ha avuto e avrà lo stesso
impatto della TASI al 2,5 per mille imposta dal Governo, ovvero quella senza la
maggiorazione dello 0,8 per mille comunale".
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