Il Cavaliere scrive ai
dirigenti di Forza Italia: "Con Renzi al governo un salasso per la classe
media"
Per dire "no" a una legge di Stabilità
profondamente dannosa, il Cavaliere guiderà il popolo del centrodestra nel
"No tax day", un appuntamento di piazza che segna una netta
presa di distanza con Renzi. "Questo sforzo organizzativo - ha spiegato
il leader di Forza Italia - servirà a dare un segnale chiaro della nostra opposizione
alle politiche economiche e fiscali di questo governo e della nostra volontà di
presidiare con determinazione gli interessi legittimi delle famiglie e delle
imprese italiane".
Il "No tax day" sarà la prima di una lunga serie di mobilitazioni
che vedranno Forza Italia tornare a essere protagonista sul territorio. In una
lettera indirizzata ai parlamentati, agli eletti e coordinatori azzurri,
Berlusconi rilancia con forza gli appuntamenti del 29 e 30 novembre dedicati a
sostenere le proposte presentate dai parlamentari azzurri per abbassare le
tasse sulla casa. "La manifestazione - fa notare il Cavaliere -
coincide anche con l’ultimo fine settimana della nostra campagna di adesioni,
fondamentale per il rilancio e il rinnovamento di Forza Italia". Al
"No tax day" seguiranno altri appuntamenti in preparazione delle elezioni
regionali di primavera. L'obiettivo di Berlusconi è ribadire, con forza, quei
temi chiave del credo liberale, fatto di meno tasse e meno spesa
pubblica, coniugato al sostegno alle classi più deboli, come quelle dei
pensionati, dimenticati dall'attuale maggioranza.
"La politica economica del governo Renzi, così come
quella dei due governi che lo hanno preceduto, tutti e tre non votati dai cittadini - denuncia Berlusconi - ha tartassato
soprattutto la classe media italiana e con i governi del cieco rigore prima,
con i governi guidati dalla sinistra poi, la classe media è quella che ha
pagato il conto della varie manovre". Nella lettera ai dirigenti di Forza
Italia, il Cavaliere spiega come alla classe media sia stato fatto
pagare prima "il finto risanamento predicato dal governo Monti",
poi "le politiche di redistribuzione del reddito che Renzi ha avvivato
a favore del proprio elettorato di riferimento". Gli 80 euro, per esempio, sono stati finanziati
con la tassa sul risparmio gestito. "Le prime misure del governo
Renzi - continua - hanno confermato tutte le tasse introdotte sugli immobili,
case, capannoni industriali, laboratori, negozi, annessi agricoli, aumentando
anche le aliquote consentite agli enti locali per le addizionali". E
non è finita qui. Perché la legge di stabilità non solo ha confermato
tutte le tasse già esistenti, ma ha anche introdotto un aumento delle tasse
sulla previdenza complementare, cioè sulle pensioni integrative dei
professionisti, espressione tipica della classe media Italiana. "Per
opporci a questo salasso perpetrato sulla classe media e per riconquistare la
fiducia dei nostri elettori - conclude il Cavaliere - Forza Italia ha
presentato un emendamento alla Legge di Stabilità volto a riportare la tassazione sugli immobili al livello del governo
Berlusconi del 2008, quando sugli immobili delle famiglie e delle imprese
gravavano circa 11 miliardi di euro di imposte, oggi sono circa 33/34
miliardi". Basta tasse. Silvio Berlusconi lo dice
chiaramente. E lancia un segnale di netta opposizione al premier Matteo Renzi e alle
politiche economiche del governo
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