
Ovviamente ci riferiamo, col senno di poi, ma finalmente con
qualche documento reale in mano, alla questione della naufragata candidatura a
capitale europea della Cultura, allo staff e soprattutto al suo coordinatore.
Il report della commissione ci sembra impietoso proprio su quella figura.
Quando si dice che serviva un direttore artistico e che il “coordinamento” ha
livellato in basso la qualità, ci sembra una bocciatura proprio per la
filosofia e per l’uomo che l’ha proposto e che ora il Sindaco Matteucci
vorrebbe tener lì a occuparsi delle macerie da lui stesso prodotte.
Ma non ci stupisce. Come abbiamo detto in tempi non
sospetti, e come – proprio per non apparire
affossatori di un progetto che se fosse nato avrebbe portato
benefici a tutti – abbiamo scelto di tenere per noi negli ultimi mesi prima del
verdetto – era inconcepibile per una giunta come quella di Matteucci fare scelte
diverse da quelle della nomina di un coordinatore e non di un direttore
artistico perché hanno governato la candidatura esattamente come governano il
loro partito e come governano la città. Pseudo centralismo democratico,
autoreferenzialità all’ennesima potenza, nessuno sguardo sul resto del mondo, neppure
per copiare. Così è andata ed è ancora peggio leggere nel giudizio dei
commissari che simili approcci erano già stati bocciati in altri anni e con
precedenti candidature, perché fa pensare che chi stava lavorando a Ravenna in quello
staff non avesse neppure ben studiato i precedenti né analizzato le altre
sconfitte.
Quindi a prescindere da tutto, Cassani non può più rimanere
a capo di una struttura che non ha più ragioni di esistere e poiché non può
essere licenziato se non con ulteriori costi a carico dell’amministrazione comunale
secondo noi farebbe un gesto molto dignitoso dimettendosi. Tanto, come la
trasmissione “Report” ci ha recentemente ricordato, un posto per lui il
partitone lo troverà e non rimarrà certo disoccupato.
Intanto c’è una prima opportunità per i ravennati affinchè
si esprimano su questi fatti, ed è domenica
prossima con queste elezioni regionali. Ci auguriamo che non
perdano l’occasione. Alberto Ancarani
Nessun commento:
Posta un commento