sabato 7 marzo 2015

CERICOLA:UNA FORTE CANDIDATURA PER UN BUON GOVERNO DI FAENZA


La candidatura di Tiziano Cericola è un’occasione da non perdere per Rinnovare Faenza per questo aderiamo alla sua lista ed al suo progetto che è anche il nostro e che abbiamo cominciato a costruire e a proporre a tutta la città fin dal 2009 liberi da appartenenze e pregiudizi partitici e da logiche di potere. A tutti quanti cittadini e partiti che vogliono dar vita ad un buon governo della città e sono stanchi delle promesse ed anche della protesta fine a se stessa chiediamo di cogliere l’occasione che Tiziano Cericola e gli amici di Rinnovare Faenza ci offrono.
Per questo pensiamo sia opportuno che i cinque anni di governo della città 2010-2015 siano da dimenticare con la velocità con cui Malpezzi ha dimenticato le sue promesse elettorali. Le elezioni servono per promuovere o bocciare un sindaco. Ma visti i risultati l’ex civico con tessera del Pd non doveva neppure essere ammesso agli esami. Nel programma delle primarie Malpezzi scriveva al punto 9: “ Sanità’ e Ospedale, inversione di rotta: l’ospedale deve essere difeso, veramente, contro chi ne vorrebbe il ridimensionamento o addirittura la chiusura…. “. Al punto 34 scriveva: Meno Assessori e per più tempo: “riduzione da 8 a 6 del numero degli assessorati, privilegiando negli incarichi persone con professionalità ed elevato tempo a disposizione per lo svolgimento del mandato. Chi ha poco tempo è meglio si dedichi ad altro. Il risparmio di spesa derivante dalla riduzione degli assessorati verrà destinato ad interventi in ambito sociale. Malpezzi si è alleato ha rappresentato tutti coloro contro i quali chiedeva il cambiamento e ha rinnegato il suo programma “INSIEME PER CAMBIARE” da lui stesso firmato con la dicitura: f.to (col sostegno dei faentini). Malpezzi aveva attaccato pesantemente la Giunta uscente ed in particolare il suo predecessore ed aveva fatto capire, anzi credere a tutti, che lui era il nuovo rottamatore di una amministrazione che aveva scontentato la città.
Malpezzi però ha rottamato solo la sua lista iscrivendosi al Pd e dedicandosi all’abbuffata politica imbarcando tutti coloro e tutto ciò che aveva voluto sconfiggere. Ecco perché rispetto al programma crediamo che Malpezzi abbia poco da dire visto che aveva già scippato al tempo delle primarie, e non ne aveva fatto mistero, le idee di Free Foundation, due esempi: sicurezza e Salesiani. Faenza non è più un luogo che attrae le persone e le famiglie, non è più riconosciuto come un luogo dove trovare delle

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possibilità di crescita professionale e personale. Per noi è da tempo molto chiaro che questa città non ha più appeal, non ha più un’attrattiva economica, con un tessuto economico ed imprenditoriale cittadino molto impoverito ed ingessato, dove riescono a guadagnare e sopravvivere sempre e solo coloro che sono legati ai poteri forti della città. Faenza non è più considerato come un luogo sicuro dove crescere i propri figli e dove custodire i propri bene: spaccate, aggressioni, rapine a mano a armata furti continui nelle case e nelle aziende, spaccio di droga. A Faenza la macchina centrale dello Stato e le sue derivazioni non investono più ma anzi riducono uffici e servizi come successo per la Camera di Commercio, il Tribunale, la presenza di Polizia e Carabinieri, l’Agenzia delle entrate. Faenza è un luogo dove il comparto sanitario, l’ospedale, sono fortemente penalizzati e ridotti nelle loro funzioni e possibilità con grave disagio dei cittadini.
Faenza è un luogo dove la tassazione e il costo dei servizi sono altissimi: mense scolastiche, asili nido, tariffe acqua e tariffe cimiteriali per non parlare del Piano sosta che pesa sul bilancio di una famiglia residente in centro per 80 euro l’anno, per gli altri molto di più. Sul fronte delle infrastrutture abbiamo subito pochi interventi e molto discutibili come la costruzione della pista ciclabile di Via Canal Grande, lo stravolgimento di Via Oberdan, il cambio della Viabilità nella zona del rione giallo per riempire il parcheggio dei Salesiani, il restringimento di Via Zambrini. Vi sono poi i problemi legati alla gestione dei servizi sociali e della legalità, con una politica dei sussidi che non ha voluto prendere in considerazione la possibilità di privilegiare i faentini e coloro che risiedono nel Comune da più di cinque anni o da dieci in Italia, come previsto dalla legge. Nel campo culturale il Museo dopo anni di immani sprechi oggi sopravvive a se stesso, la promozione turistica del territorio è inesistente con flussi turistici che rasentano il ridicolo. Malpezzi forse per non sconfessare quanto fatto dai suoi compagni del PD in precedenza non, ha mai preso posizioni nette e chiare e non ha levato un ragno da un buco su questioni come lo Scalo merci, Via Filanda nuova e la società partecipata CSM, Terre Naldi . Stendiamo un velo poi sulle scelte caotiche fatte con il RUE che ad oggi è ancora in gestazione perché le scelte indicate sono apertamente e fortemente criticate da tutti i soggetti interessati.
Ing. Andrea Archi;  Prof Vincenzo Tini ; Arch.Vincenzo Lega
Free Foundation - Piazzale Clodio, 22 - 00195 - Roma -


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