Oggi
sul Corriere Romagna c’è una pagina dedicata all’iniziativa di un consigliere
del Comune di Meldola che vuole fare un Museo su Felice Orsini. Orsini che fu
il primo stragista d’Europa: un massacro di innocenti per un attentato contro
Napoleone III ma per dimostrare che Mazzini era un vecchio rimbambito che non
sapeva fare niente!
GIOVANNI
PIANORI detto il “Brisighellino” non
ammazzò nessuno e – tre anni prima di Orsini - il suo gesto avvicinò Napoleone
III a Vittorio Emanuele II e a Cavour aiutandoci a fare quell’Italia che oggi celebra
l’anno della sua nascita: 17 marzo 1861.
"Giovanni Pianori detto
Brisighellino. Osare e morire per l'Italia e per Mazzini"
17 marzo 1861
• La Gazzetta ufficiale – da oggi
non più «del Regno» ma «del Regno d’Italia» – annuncia che è stata promulgata
la legge votata dal Senato e dalla Camera dei deputati. Ecco il testo:
«Vittorio Emanuele II, re di Sardegna, di Cipro e di
Gerusalemme ecc. ecc. ecc. Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato;
Noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico. Il Re
Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo
che la presente, munita del sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta
degli Atti del Governo, mandando a
chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come Legge dello Stato. Dat.
a Torino, addì 17 marzo 1861. Vittorio Emanuele C. Cavour. M.
Minghetti. G.B.Cassinis. F.S. Vegezzi M. Fanti. T. Mamiani. T. Corsi. U.
Peruzzi». [G.Uff. 17/3/1861
"Giovanni Pianori detto
Brisighellino. Osare e morire per l'Italia e per Mazzini"
libro
e targa ricordo a Brisighella
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