sabato 7 marzo 2015

ECONOMIA


Il QE di Draghi è una buona notizia, ma questo governo, nonostante il vento internazionale favorevole, sta trascinando l’Italia ancora più in basso. Nessuna ripresa da noi, lo certifica l’Istat, ma è vietato farlo sapere. Per ripartire la prima scelta è ridurre la tassazione sugli immobili.
Nessuna ripresa ma vietato dirlo – Il QE di Draghi è una buona notizia, ma questo governo nonostante il vento internazionale favorevole sta trascinando l’Italia ancora più in basso Quale ripresa? In Europa qualche luce c’è. In Italia no, lo certifica l’Istat, ma è vietato farlo sapere. Chi nei giorni scorsi, guardando ai dati della disoccupazione, aveva già parlato di "ripresa" dovrà rimettere in frigorifero lo spumante.Il Mattinale – 06/03/2015 5
Per ripartire ridurre la tassazione sugli immobili – L'Italia è il Paese occidentale in cui la ricchezza finanziaria delle famiglie è la più elevata, soprattutto per la diffusione della proprietà edilizia. La maggior caduta del settore delle costruzioni, a causa dell'eccesso di tassazione che si è verificato a partire dal governo Monti ha determinato un "effetto ricchezza" negativo. Se non si riequilibra il sistema di tassazione, è difficile sperare in una ripresa dei consumi interni. L'Italia continuerà a godere dello shock simmetrico, derivante da fattori internazionali, ma il gap che la divide dagli atri Paesi, che beneficeranno degli stessi vantaggi, difficilmente potrà essere aggredito. Per rivedere un po’ di luce anche in Italia occorre una scelta da fare subito: ridurre le imposte sugli immobili. Si riparte da lì. Se no anche il QE di Draghi per noi sarà un’occasione sprecata.



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