martedì 10 marzo 2015

LIBIA – BERLUSCONI


 Perché il 19 marzo 2011 Nicolas Sarkozy, il più ‘gheddafiano’ tra i presidenti della Répubblique, ha lanciato i suoi bombardieri contro Tripoli, tre ore prima di avvertire gli alleati – come raccontato nel libro di Hillary Clinton “Hard Choices” – e con al fianco il solito David Cameron? Si domanda Cesare Martinetti oggi su ‘La Stampa’. Noi da tempo rispondiamo a tale quesito e denunciamo il golpe che nel 2011 si perpetrò ai danni di Berlusconi e dell’Italia intera. “Un grave segreto provocherà la caduta di Sarkozy”, tuonò Gheddafi in quei primi giorni del 2011. Più esplicito fu il figlio Saif-al-Islam quando i bombardamenti francesi erano iniziati: “Abbiamo finanziato noi la sua campagna elettorale e ne abbiamo le prove”. Sembrano motivazioni più che valide per attaccare la Libia senza il consenso degli alleati e di Berlusconi in particolare
Potremmo cavalcare l’onda del ‘Berlusconi aveva ragione’, ‘è stato l’unico a capire geopoliticamente la regione e a stabilizzare il flusso di migranti’, ‘è colpa di scelte sbagliate prese dall’Europa nel 2011 se l’instabilità politica in Libia ha spalancato le porte all’Isis nel Mediterraneo’, etc, etc. Ma non ne vale la pena. Il tempo è galantuomo. Berlusconi sta dalla parte giusta della storia. E noi con lui.


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