Perché 79 sono pochi per uno come lui. Quello che accade all’Onu e in Europa gli dà
ragione su tutto.
(E non dimentichiamo che a 90 anni Napolitano guida ancora Pd e Italia)
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mercoledì 30 settembre 2015
BUON COMPLEANNO PRESIDENTE!
ALTRO CHE EDITTO BULGARO. ORA RENZI VUOL CHIUDERE RAI 3
Succede questo: che a Ballarò osino invitare due esponenti grillini di seguito, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e l’altro astro nascente del MoVimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista. E così il premier Matteo Renzi non ci sta, accusando i talk di fare i gufi e, in questo modo, di registrare «meno ascolti delle repliche di Rambo». Non finisce qui, perché contestualmente altre due trasmissioni Rai Tre, Presa diretta e Report , tornano sui guai giudiziari del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Che reagisce con sportività, definendo «camorrismo giornalistico» i servizi andati in onda. Più in generale, dalle parti del Nazareno, soffronto il fatto che il tradizionalmente amico Tg3 da un po’ di tempo non sembri riservare il trattamento adatto al governo, soffermandosi eccessivamente su ciò che non va nel Paese e non sulle strepitose riforme renziane.
Fin qui il retroscena. Poi, però, Michele Anzaldi, deputato Pd di stretta osservanza renziana nonché membro della commissione di vigilanza Rai, affida le sue considerazioni sulla vicenda al Corriere della Sera . E sono considerazioni che fanno rumore, perché senza mezzi termini l’ex portavoce di Francesco Rutelli spiega che «c’è un problema con Rai3, purtroppo non hanno seguito il percorso del Partito Democratico, non si sono accorti che è stato eletto un nuovo segretario. E l’attività del governo viene maltrattata come neanche Berlusconi». Il senso è chiaro: Andrea Vianello - direttore di rete - e i suoi non si sono adeguati al «cambio verso» e questo non è accettabile, neanche da parte di chi all’epoca delle primarie del 2012 prometteva che avrebbe messo «fuori i partiti dalla Rai».
RENZI SA PERFETTAMENTE IL GRECO
DeLirioNews Non fate polemiche per il vocabolario di greco che
ha comprato per il figlio! Renzi sa perfettamente il greco e traduce al figlio
in simultanea, si è visto in Europa!
A RUSSI LA CERIMONIA PER IL CONFERIMENTO DELLA CITTADINZA ONORARIA A MONSIGNORE SILVANO MONTEVECCHI
Domenica 4
ottobre alle ore 9.30 la Santa Messa, seguita alle ore 10.45 dalla cerimonia di
conferimento cittadinanza onoraria presso il Teatro Comunale
Russi si
prepara a ricordare Monsignor
Montevecchi, brisighellese, con una cerimonia in
programma domenica 4 ottobre. Questo il programma: alle ore 9.30 presso la
Chiesa Arcipretale Santa Messa
in memoria di Monsignor Montevecchi celebrata da Don Maurizio Tagliaferri. Poi
alle ore 10.45 al Teatro Comunale la cerimonia di conferimento della cittadinanza
onoraria a Monsignor Silvano Montevecchi. Interventi di Sergio Retini (sindaco
di Russi), Don Claudio Bolognesi (parroco di Russi), e di capigruppo del
Consiglio comunale.
Relazione di
Don Maurizio Tagliaferri relatore della Congregazione per le cause dei Santi.
Con la partecipazione della Corale S. Pier Damiani della Scuola di Musica di
Russi diretta da Daniela Peroni. La cittadinanza è invitata.
martedì 29 settembre 2015
IL PD IN CONSIGLIO PROVINCIALE AVEVA VOTATO CONTRO L’ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DA FORZA ITALIA: “E 55 UN’ INFRASTRUTTURA INDISPENSABILE” ANCIPANDO LA SCELTA ODIERNA DELLA REGIONE.
Il consiglio
provinciale di Ravenna, il 28 giugno aveva fra gli altri temi un ordine del
giorno presentato da Forza Italia, per sollecitare il Presidente della
Provincia Casadio, i consiglieri regionali e parlamentari locali,
trasversalmente e unitamente affinché intervengano per sostenere il
reinserimento dell’E55 tra le opere prioritarie, tolta dal ministro Del Rio, in
considerazione della tenuta della nostra economia, dove già il livello di
disoccupazione è il più alto del nord del Paese. Purtroppo il gruppo Pd,
maggioranza, ha votato contro asserendo che l’ordine del giorno è strumentale e
non risolve il problema che ha tante problematiche. Hanno votato a favore Forza
Italia, NCD, UDC, astenuta IDV, assenti i tre consiglieri della Lega.
Galassini ha
ripetuto che le scelte del PCI divenuto ora Pd da Bersaniano a Renziano hanno
mantenuto sempre da quaranta anni l’ atteggiamento contrario alla realizzazione dell’infrastruttura così importante
per l’economia nazionale, regionale e provinciale, mettendo sempre come si
suole dire “il bastone fra le ruote”
condizionato anche dagli ambientalisti o verdi.
Curiosi questi
PD o ex comunisti, la Regione Veneto ha ottenuto il Parco del Delta del Po’,
Ravenna no. Si accorgono ora che a Conselice l’inserimento di Matrix rovina
l’ambiente e fino a ieri hanno approvato il progetto, a Castel Bolognese da
quaranta anni sostengono la necessità della circonvallazione e ottengono un
nuovo casello autostradale che porterà ulteriore maggiore traffico all’interno
della città e una nuova zona industriale di 104 ettari (presunta considerati i
tempi di crisi), non cito Stepra e altri fatti del ravennate.
Alla faccia della
coerenza e dell’ambiente, il problema dell’E55 non è sostenuto dal PD ravennate
che certamente ha avvallato e sostenuto la scelta odierna del presidente della
Regione Bonaccini.
La sinistra ha
vinto le elezioni regionali con il 40% dei votanti e il 40% dei consensi che
rappresenta solo il 18% degli aventi
diritto e cancella la Nuova Romea Ravenna Mestre!
La pluriennale
battaglia di Forza Italia in provincia continuerà impossibile eliminare
un’opera così importante per la viabilità ravennate e nazionale. Tutta zitta la
sinistra nella quale prevale solo l’ambientalismo a scapito del progresso che
avviene nei paesi vicini dell’ex Jugoslavia che ci supererà. Povera Italia!
Auspico che
nelle prossime elezioni comunali del 2016 il Pd perda il controllo di Ravenna
per il bene di tutta la provincia. Vincenzo Galassini Forza Italia PrOVINCIA DI
RAVENNA
BERLUSCONI C’E’
Il suo ritorno sconvolgerà il teatrino della
politica, riportando l’Italia al centro del monto. E questo statista
la sola chance per l’Italia, mentre Renzi si
sgonfia all’Onu. Più che mai del nostro leader per mettere in
atto il Cantiere con
il centrodestra e i tavoli delle candidature. Uniti si vince
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SVISTE, FAVORI E COPERTURE: ECCO LA RETE BUCATA CHE HA GRAZIATO I RENZI. LA LEGGE UGUALE PER TUTTI?
Roma Di riffa o di raffa,
ai Renzi fila tutto liscio. Il giovane premier, quando ancora era presidente
della Provincia e poi sindaco di Firenze, era finito nel mirino di un
dipendente comunale. Ma i suoi esposti a raffica, sparsi negli ultimi anni,
sono tutti caduti nel vuoto, archiviati o dimenticati. Poi salta fuori la
telefonata intercettata tra il futuro presidente del Consiglio (all'epoca
segretario dem e primo cittadino a Firenze) e il generale della Finanza,
Michele Adinolfi. Niente di penalmente rilevante, solo tanta familiarità. Però
Adinolfi, che era a capo delle Fiamme gialle in Toscana, secondo quel tignoso
dipendente potrebbe essere la causa dell'insabbiamento delle sue denunce. Tanto
da presentarne una nuova, sulla base della quale la procura di Firenze ha
aperto un fascicolo contro ignoti e indaga per capire se qualcuno ha «protetto»
Renzi dalle magagne giudiziarie, invece di contribuire alla funzione di
controllo. Solo un caso, ma non l'unico per la famiglia. Anche la vicenda Chil
Post per babbo Tiziano sembrava essersi messa di traverso. All'inizio era
andato tutto bene. Il mutuo da 700mila euro concesso con una garanzia regionale
dell'80% grazie alla mamma del premier, messa lì come amministratrice (come
dichiarato dal babbo davanti al pm) per sfruttare l'opportunità offerta dalla
Regione alle imprese in rosa, mentre la Chil post la gestiva solo lui. Tanto
che subito dopo torna sulla tolda di comando proprio Tiziano. La cessione di
ramo d'azienda per un tozzo di pane alla Eventi6, azienda di famiglia pure
questa, che svuota la Chil, regalata «in amicizia» a Massone, che la porta al
fallimento. Ma qui sembravano cominciare i problemi. Prima l'iscrizione nel
registro degli indagati per bancarotta fraudolenta, poi la storia del mutuo dai
contorni opachi. Sul primo punto, c'erano le annotazioni della Gdf a indicare
come «anomala» quella compravendita, e i due pm genovesi sembravano
domenica 27 settembre 2015
FACCIA TOSTA?: FAENZA LUOGO PRIVILEGIATO PER GLI INVESTIMENTI STRANIERI. LA REALTA’ INVECE…….
“Faenza luogo privilegiato per gli investimenti
stranieri: lo dice l'European Business Assembly. Grazie al proprio Piano
Regolatore innovativo, l'European Business Assembly (EBA) di Oxford ha inserito
Faenza in un selezionato elenco di luoghi e città meritevoli di interesse per
gli investimenti stranieri”.
Queste le dichiarazioni e i commenti televisivi
dell’assessore Piroddi e dell’arch. Nonni. Questi personaggi vivano in un’alta
realtà. I faentini e gli abitanti del comprensorio della “Unione della Romagna
Faentina” hanno certamente una visione diversa. A Faenza negli ultimi 20anni
non si è insediata un’ azienda per il rilancio dell’occupazione e dell’economia.
Basta ricordare i caso più recente: la chiusura o
riduzione del personale della CISA, OMSA, CTF, Le Perle, Bentini, ecc. oppure
l’esempio del quartiere ecosistema S. Rocco o la cementificazione selvaggia con
la demolizione di edifici industriali
storici, la volontà dei tecnici pubblici di imporre la loro impostazione urbanistica
e architettonica. La circonvallazione di Castel Bolognese e l’adiacente area
produttiva da 100 ettari, per stranieri forse???.
Una cosa è certa il notevole costo per i cittadini a
cominciare dal complesso Ufficio di Piano Regolatore con il nome applicato formato
da tanti tecnici che hanno moltiplicato i costi e la burocrazia per volontà
della “rossa” Regione. Rispetto ai progetti del passato con incarichi ad hoc ad
esperti senza correre dietro alle richieste dei singoli privati e senza
spendere nulla quando non ‘c’ è più bisogno. Il gran lavoro dei tecnici forse
nella maggiore parte è stato per partecipare ai premi per i progetti.
Ricordarsi del detto “un bel tacere non fu mai scritto”. Galassini Vincenzo Consigliere provinciale Forza Italia
Premi e libri elenco :
http://www.comune.faenza.ra.it/Guida-ai-servizi/Settore-Territorio/I-Premi-al-Settore-Territorio
http://www.comune.faenza.ra.it/Guida-ai-servizi/Settore-Territorio/I-Libri-del-Settore-Territorio
Ecco il testo completo della “beatificazione” Faenza:
IL CONTRATTO DELLA FESTA 5 STELLE A IMOLA ALL’AUTODROMO NON PUBBLICATO DA CON-AMI, PROPRIETA ANCHE DEI COMUNI DEL FAENTINO
«Assurdo non rendere pubblici i costi» Anche l'ex
sindaco comunista di Imola ed ex onorevole Solaroli critica.
IMOLA. Manca una ventina di
giorni alla convention Italia di 5 Stelle. Per l'appuntamento del 17 e 18
ottobre U Movimento sta procedendo con l'organizzazione. Dando un'occhiata al blog di Beppe Grillo alla
voce "spese sostenute" (alla data di ieri) risulta ancora esserci il
numero 0, mentre nella voce "donazioni ricevute" (sempre al 25
settembre) si legge 166.782,23 euro,
cifra raccolta da 4.71.5 donatori. Ma è sempre il tema di quanto paga per
noleggiare l'autodromo Enzo e Dino Ferrari a tenere banco. Questa volta a chiederlo è il presidente di
Anpi Imola Bruno Solaroli, il quale definisce
una questione che «ha dell'incredibile e mi pare inaccettabile che non si
rendano pubbliche e quindi note le condizioni praticate». «Conviene anche a
loro dare l'informazione altrimenti diventa legittimo pensare che dietro questo
rifiuto ci sia chissà quale cento è a partecipazione pubblica: il Con. Ami che
gestisce risorse pubbliche dei Comuni e quindi dei cittadini. E devo dire -
continua l'ex parlamentare - che proprio questo silenzio e questa
rivendicazione di silenzio che a me
vengono i pensieri più brutti. Per il
Movimento 5 Stelle nulla di frutto ciò. Da quando hanno reso pubblica la
notizia dell'evento, vanno ripetendo che «tutto sarà rendicontato in maniera
trasparente a cose concluse». Lo stesso ha
ribadito anche, il pentastellato bolognese Massimo Bugani, uno degli
organizzatori. «È una polemica fondata
sul nulla. Non sono ne il tesoriere, ne
membro del comitato che firma i contratti, ma da quel che so non è ancora stato pagato un euro - fa sapere -. I
contratti li stiamo chiudendo in questi giorni e potremo dire quanto si è speso
solo dopo l'uscita dei bonifici, mi pare logico». Bocca cucita dunque anche sulla cifra pattuita
con Formula Imola, di cui si vocifera
che si aggiri sui 1OOmila euro. Cosa c'è sotto? Se mi è mo detto fin
dall'inizio che pubblicheremo tutto ed è quello che faremo tutto ed è quello
che faremo. Delle feste dell'Unità non si sa nulla e nessuno ha mai fatto niente.
FORZA ITALIA
DELL’UNITÀ PER LA VITTORIAForza Italia Ravenna; vittoria, Berlusconi
La leadership di Silvio
Berlusconi, indiscussa e indiscutibile, è il punto di partenza per costruire la
coalizione del futuro. Il centrodestra unito vince contro il Partito
democratico di Renzi. Lavorare da subito per costruire l’alternativa a questo governo
delle chiacchiere e delle tasse. Cantiere delle idee e dei programmi e
riflessione comune sulle candidature per le elezioni amministrative della
primavera 2016. Uniti si vince, Berlusconi leader
FORZA ITALIA LIBERA DAI MESTIERANTI
Sul futuro del
centrodestra aggiunge: "Chapeau al modo in cui sa parlare alla pancia
della gente è molto utile al centrodestra uno come Salvini"
"L'opposizione in
Parlamento non ha il suo leader, che è quel Berlusconi, indicato dagli elettori alla
presidenza del Consiglio, fatto fuori da mezzi non della democrazia, ma da una
sentenza ignobile, incredibile, che lo ha buttato fuori dal senato. L'ex
premier: "Non abbiamo molte cose buone da dire a questi ragazzi, se non
ricordare anche a loro che in Italia non siamo in una democrazia". Poi il leader di Forza Italia ha affrontato
il tema dei transfughi che da Forza
Italia sono passati nella maggioranza offrendo il loro appoggio al governo:
"Evviva, deo gratias. I mestieranti
della politica finalmente sono scesi da Forza Italia che hanno considerato come
un taxi". Poi il Cavaliere ha affermato: "Io non vorrei tornare a
parlare di politica, oggi sono qui perché ho fatto una promessa ma voglio e
devo ritornare a battermi per la
democrazia solo quando sarà restituito al pieno splendore dell'innocenza
dalla Corte di Strasburgo". Sul futuro del centrodestra aggiunge:
"Chapeau al modo in cui sa parlare alla pancia della gente è molto utile
al centrodestra uno come Salvini". A questo punto il Cav parla del governo
e delle promesse di Renzi per una riduzione del peso fiscale: "Noi votiamo
se Renzi propone il taglio delle tasse sulla casa, ma non lo proporrà perchè essendo a capo di un partito di sinistra non può
ridurre le tasse". Poi il Cav ha presentato il programma di Forza
Italia: "Meno tasse e meno Stato. Più aiuto a chi ha bisogno e più
sicurezza per tutti con più garanzie per ciascuno". Poi il Cav fa
un'analisi dei dati e dei sondaggi di queste settimane e afferma: "Forza
Italia, Lega e Fratelli d’Italia hanno più voti del Pd". A tenere banco,
sul futuro del centrodetsra è anche l'ipotesi primarie: "Le primarie sono
uno strumento accoglibile, plausibile se non c’è un leader carismatico e se ci
sono solo seconde file". E Berlusconi è ancora, come sottolinea con una
battuta, il leader forte del centrodestra: "Un leader forte? Quando mi guardo
allo specchio ne vedo uno... A parte la battuta, a cui non mi sono saputo
sottrarre, i leader prima o poi vengono fuori. Renzi e' un leader della sinistra sbucato improvvisamente da sotto un
tavolo con provenienza democristiana". Il leader di Forza Italia parla
anche di politica internazionale: "Putin
non è un comunista. I media danno una rappresentazione opposta di quello che è
veramente. Esattamente quello che accade a me". Sul fronte Isis afferma: "Bisogna andare ad
estirpare il cancro dell’Isis con una grande coalizione che, sotto l’egida
dell’Onu, metta insieme Usa, Europa, Federazione Russa e Cina". Così
Silvio Berlusconi dal palco di Atreju15. «In Libia la prima cosa da fare è
eliminare i barconi con delle truppe di terra", ha aggiunto. Infine il
Cav, parlando sempre del programma di Forza Italia afferma: "Pensioni
minime a mille euro per 13 mensilità". Infine lancia l'allarme sulle
riforme: "Le riforme in
discussione sono un pasticcio
potenzialmente molto pericoloso. Una Legge elettorale che concentra un
premio di maggioranza su una sola lista io la vedo come una pericolosa deriva
autoritaria".
LA SINISTRA HA VINTO LE ELEZIONI REGIONALI CON IL 40% DEI VOTANTI E IL 40% DEI CONSENSI CHE RAPPRESNTA SOLO IL 18% DEGLI AVENTI DIRITTO: CANCELLA LA NUOVA ROMEA. ADDIO ALL’AUTOSTRADA RAVENNA MESTRE!! RIFLETTERE BENE….
RAVENNA. La Nuova Romea, l'autostrada
che doveva collegare Ravenna a Mestre, è stata cancellata definitivamente dal
piano delle infrastrutture strategiche che la Regione presenterà al Governo. Lo
ha annunciato l'assessore ai trasporti Raffale Donini: «Questa comporterà un risparmio da 10miliardi.
Abbiamo scelto di tagliare il trasporto su gomma e non quello su ferro Donini ha anticipato il nuovo piano in commissione. Dopo l'approvazione
da parte della giunta regionale, verrà richiesto l'inserimento nel documento pluriennale di programmazione
del governo. «Il costo del programma - ha detto - è calato del 51%, da 21,7 a 10,6 mila mentre il fabbisogno, cioè quanto
concretamente chiediamo allo Stato, scende del 40%, da 8,4 a 5,3 miliardi.
Questo perché abbiamo scelto il
trasporto su gomma e non quello su
ferro, rinunciando a due autostrade, e
le opere ferroviarie sono tutte a carico
nostro». In questo lavoro di revisione,
premette Donini, «sono state eliminate le opere già realizzate o cantierate, alcune delle quali gravavano impropriamente sulla quantificazione
del costo complessivo. Ed è stata confermata la strategicità degli interventi ferroviari. a meno dell'eliminazione
di alcuni limitati e ritenuti rinviabili
nel tempo. E' stata fatta una forte
selezione degli interventi sulla
stradale, puntando sulle aree
maggiormente congestionate, principalmente tangenziali urbane. e sull'innalzamento
dei livelli di sicurezza sulle grandi direttrici, come la revisione del
corridoio E45-E55 e il rafforzamento corridoio Adriatico SS16».
Come ha illustrato l'assessore,
«sono stati confermati gli interventi sui Sistemi urbani come il Servizio
ferroviario metropolitano di Bologna, è stato potenziato il sistema di adduzione l'hub portuale di Ravenna» e «sono stati
rivisti gli interventi sul Sistema
idroviario padano veneto, eliminando gli interventi nel tratto di competenza di alti-e
regioni ed inserendo le opere di prima fase nel tratto fra foce Mincio e il mare e l'idrovia
ferrarese.
Cari amici la
pluriennale battaglia di Forza Italia in provincia continuerà, impossibile
eliminare un’opera così importante per la viabilità nazionale. Tutta zitta la
sinistra nella quale prevale solo l’ambientalismo a scapito del progresso che
avviene nei paesi dell’ex Jugoslavia. Povera Italia! Galassini Vincenzo Consigliere provinciale Forza Italia
venerdì 25 settembre 2015
VOLKSWAGEN, SCANDALO MONDIAL. E LA MERKEò SAPEVA DELLE TRUFFE
Lo scandalo Volkswagen si
allarga a macchia d’olio in tutto il mondo, trascinando con sè anche il governo
della Cancelliera Angela
Merkel. Nel giorno delle prime ammissioni, con la conta
salatissima sul numero dei veicoli
diesel truccati che arriva a ben 11 milioni di auto (una cifra
enorme, superiore alle immatricolazioni di un anno della casa di Wolfsburg), il
dieselgate
travolge Berlino. Secondo le rivelazioni fatte in serata dal sito online Die Welt, «la tecnica di
manipolazione dei gas di scarico dei motori
Volkswagen era nota a Berlino e a Bruxelles da lungo tempo».
«La Volkswagen – ha
scritto il Die Welt – era
sinonimo di solidità. Era il fiore all’occhiello
dell’ingegneria tedesca. Dallo
scorso fine settimana questa immagine è rovinata». E il senso
dell’impatto sulla solida Berlino è tutto nelle parole del Der Tagesspiegel : «Scandalo è una parola troppo debole per
descrivere quello che è successo, questa truffa danneggia il marchio Germania».
OCSE, PREVISIONI DA PANICO: “NEL 2015 UN MILIONE DI PROFUGHI IN EUROPA”
L’Ocse
ha appena sfornato una previsione sconvolgente. «L’Europa
raggiungerà nel 2015 un livello senza precedenti di richiedenti asilo e
rifugiati, salendo fino a un milione di procedure d’asilo»: è quanto scrive
l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico nel documento sulle prospettive migratorie
presentato a Parigi. “L’attuale crisi umanitaria – osservano gli esperti
Ocse rincarando la dose – è senza precedenti. I costi umani sono spaventosi e
inaccettabili» Va da sé che non potrà essereci posto per tutti. «Una stima di
350.000-450.000 persone otterrà certamente lo status di rifugiato o simile. Si
tratta di una cifra superiore a qualsiasi altra crisi dei rifugiati dalla
Seconda guerra mondiale».
BRISIGHELLA:I CARABINIERI SCOPRONO UNA COLTIVAZIONE DI MARIJUANA A SANT’ EUFEMIA
Brisighella, coltivava
marijuana nel podere e la essiccava in camera da letto: 32enne in arresto
I Carabinieri della
Compagnia di Faenza hanno tratto in arresto un uomo di 32 anni, incensurato,
residente a Brisighella e dipendente di una pasticceria a Forlì, che oltre a
coltivare piante di “cannabis” nelle podere adiacente la sua abitazione aveva
realizzato nella camera da letto una “serra domestica” per la coltivazione ed
essiccazione. Guarda filmato:
mercoledì 23 settembre 2015
RENZI APRE SULLA RIFORMA DEL SENATO, BERSANI ESULTA: “COSI’ VERDINI NON SERVE”
"Così a vincere è il metodo Mattarella e Verdini non serve". L'ex segretario del Pd Pierluigi Bersani esulta, all'indomani della decisione di Matteo Renzi di aprire alla minoranza dem in direzione sul tema della riforma elettorale. Il "lodo Tatarella", tecnicismo al limite della supercazzola, introdurrebbe la "designazione" (e non la elezione) dei futuri senatori, mossa giudicata da molti anti-renziani come una "apertura". "Se la proposta di Renzi è che il popolo sceglie i senatori e i consiglieri li ratificano, va bene", ribadisce Bersani intervistato da Repubblica. "Renzi? Non vuole essere mio amico" - Lui lunedì alla direzione Pd non ha partecipato, preferendo restare a Modena per tra il lambrusco e i tortellini del Festival dell'Unità. Non mancano i commenti un po' velenosi sul premier, di cui non è mai riuscito a essere "amico fraterno". "Non so perché, forse lui non vuole. Io con tutti quelli che sono venuti dopo di me ho buoni rapporti. Il punto su cui forse non ci capiamo è che io non voglio nulla, se non il Pd come partito vero di centrosinistra. Se il Pd diventa il grande partito di centrosinistra che io sogno, allora poi mi riposo". Nazareno al contrario - E qui torna in ballo lo spettro di Denis Verdini, l'uomo a cui Renzi potrebbe appoggiarsi in cerca di voti pesanti al Senato in caso di defezioni tra i senatori democratici. La "rinuncia" all'ex forzista creerebbe un corto circuito politico per certi versi ironico: Bersani e Silvio Berlusconi d'accordo almeno su una cosa, fare a meno di Verdini. Il "Patto del Nazareno" al contrario, contro chi quel patto l'ha creato e difeso a costo di rompere con il suo leader.
Le Camere, il luogo della rappresentanza democratica, Con Renzi è cambiato tutto. Il Parlamento è diventato un luogo di ratifica di quanto deciso fuori dalle istituzioni della nostra Repubblica. In questo anno e mezzo l’ombelico del mondo renziano è diventato il Nazareno, il club del Partito democratico. Un luogo privato trasformato in modo inaccettabile nella terza Camera di questo nostro disgraziato Paese. Il Presidente del Consiglio (si fa per dire) e segretario del Pd sfrutta così la maggioranza, avuta in direzione attraverso primarie farsa, e bypassa il Parlamento riducendo al lumicino i sacrosanti diritti delle opposizioni ed anche delle altre componenti del suo governo che, evidentemente, preferiscono tacere e accettare queste violenze anziché mettere in bilico una cadrega conquistata e mantenuta con tanta fatica. A proposito del cosiddetto Presidente del Consiglio. Ieri durante la direzione del Partito democratico, il premier ha attaccato frontalmente e con una violenza inaudita il Presidente del Senato sull’emendabilità o meno dell’articolo 2 del ddl Boschi. Renzi ha detto, testualmente, rivolgendosi ai suoi parlamentari: “se il Presidente Grasso apre alla modifica dell’articolo 2 dopo la doppia conforme, credo che occorrerà una riunione comune di Camera e Senato, perché saremmo davanti ad un fatto inedito”.
Due bestialità in una frase sola. Un’eventuale ennesima riunione dei gruppi Pd sulla riforma costituzionale (vedi prima parte di questo pezzo, e il Parlamento???), ed un attacco senza precedenti alla libertà della seconda carica dello Stato. La scorsa settimana Renzi aveva sguinzagliato contro Grasso la Presidente Finocchiaro (ligia e pronta come un soldatino di piombo), in questa occasione il premier bypassa ogni decenza istituzionale e colpisce a testa bassa il Presidente di Palazzo Madama. Inaccettabile. Questo tipo di comportamento la dice lunga sulla natura eversiva dell’uomo.
Ha fatto altro il Presidente del Consiglio. Ha provato ad ammaliare la sua minoranza con lo zuccherino della designazione dei futuri senatori. Facciamo un appello alla minoranza dem (ma l’appello più che altro dovrebbero farselo da soli): non vi fate fregare ancora una volta, occhio Bersani & Co., se ci cascate anche stavolta sparite per sempre…
La posizione di Forza Italia è chiara e limpida: modificare l’articolo 2 con l’elezione diretta dei senatori, e parallelamente mettere mano all’Italicum con il premio di maggioranza alla coalizione più votata e non più alla lista. O così o niente. Altre strade non sono per noi percorribili! Faremo opposizione dura e convinta
VEDERE CHIARO SULL’UTILIZZO DEL MAGAZZINO DARSENA
Vogliamo vederci chiaro sulla riapertura del Magazzino Darsena per una iniziativa di Tecnogym venerdì notte. Non perchè ci scandalizzi l'utilizzo di spazi pubblici per iniziative di importanti aziende leaders nel loro settore come quella di Nerio Alessandri, ma perché il Magazzino Darsena conosce una situazione di inagibilità tale da rimanere chiuso alla libera fruizione da parte dei cervesi e degli ospiti. E siccome nessuna messa in sicurezza strutturale ha avuto luogo, il tema ci pare essere quello relativo alle ragioni tecniche che hanno reso possibile l'autorizzazione comunale. La festa andata in scena nella notte di venerdì risultava essere "privata", in stridente contrasto con la contemporanea iniziativa "Cerva città aperta" che doveva appunto permettere la visita alle nostre bellezze architettoniche . Sappiamo bene che la struttura (obbrobriosa) in ferro e legno, che deturpa l'interno del Darsena da decenni, è tutto tranne che sicura. Autorizzarne l'uso fino a tarda notte è, dal nostro punto di vista, un errore che avremmo potuto pagare caro. Ricordiamo che, al tempo dei percorsi partecipativi voluti da Pentagramma e dalla Giunta Zoffoli, allorché si decise di far visitare il Darsena ai cittadini che vi partecipavano, l'accesso era consentito per gruppi di non più di cinque persone per volta. Cosa è cambiato da allora? Ve lo diciamo noi, niente. La sicurezza degli spazi pubblici deve sempre venire prima di ogni considerazione relativa all'immagine. Certamente, così come sollevammo lo scorso anno la questione dell'utilizzo - a nostro modo di vedere improprio - della Torre San Michele, oggi ribadiamo le nostre perplessità in linea generale anche per la destinazione consentita venerdì sera al Darsena. L'attenzione spasmodica all'apparenza invece che alla sostanza, vale a dire in questo caso al recupero del Darsena, non può essere l'unica cifra per le scelte di questa giunta.
TERME DI CERVIA IL MINISTRO POLETTI ALLA SCOPERTA DEI BENEFICI DELLO STABILIMENTO
OSPITE inatteso alle Terme di Cervia. Nei giorni scorsi i clienti dello
stabilimento si sono ritrovati fianco a fianco con il ministro del lavoro e
delle politiche sociali. Giuliano Poletti, venuto a toccare con mano le
potenzialità del sistema termale.
Accompagnato dal presidente,
Antonio Ferruzzi, dal direttore
sanitario, Andrea Flamigni, dal
presidente di Federterme, Costanza Jannotti Pecci, e dal sindaco. Luca
CofFari, Poletti ha visitato i reparti intrattenendosi con i clienti e con gli addetti ai
trattamenti riscontrando un elevato grado di soddisfazione. Ferruzzi ha esposto al ministro la storia dell'azienda, presente sul mercato
dagli anni '60, e ha illustrato la sperimentazione attivata quest'anno in
collaborazione con l'Uo di dermatologia
dell'Ausl della Romagna, in particolar modo per i pazienti affetti da
psoriasi. «Siamo stati molto soddisfatti della visita - ha dichiarato Ferruzzi
-, è un riconoscimento del lavoro svolto in tutti questi anni. Siamo una realtà
importante nel tempo che crea
occupazione. Se i risultati dell'efficacia dei trattamenti termali
fangoterapici sulla psoriasi saranno confermati si potrebbe dare nuovo impulso
al sistema turistico".
martedì 22 settembre 2015
SI RIPARTE DA BOLOGNA PER BOLOGNA, RAVENNA E RIMINI
Qui nel 1998 crollò il muro comunista italiano, qui ieri si sono poste le premesse per buttare giù quello non meno pericoloso del renzismo. Il primo compito politico è ripristinare la democrazia. Berlusconi lancia la crociata antigolpista. E oggi si tratta di impedire una riforma costituzionale che consegna l'Italia al rischio autocrazia. Persino il Corriere lancia un monito a Renzi. Il quale, scommettiamo, se ne impipa. Appello a Mattarella
Ieri a Bologna è accaduto qualcosa di importante e carico di futuro. In una città tornata rossa, dopo la splendida parentesi di Guazzaloca che fece cadere il muro del comunismo emiliano nel 1998, Forza Italia, con la guida di Silvio Berlusconi, e la presenza mobilitante di Brunetta, Toti e Bernini ha rilanciato la sfida al neo-sinistrismo renziano. Questo governo è persino più pericoloso di quel sistema di potere che si appoggiava direttamente al marxismo-leninismo in versione togliattian-dalemiana. Questo esecutivo si regge su un golpe che dal 2011, in sequenza ostinata, ha tolto al popolo il diritto di scegliere il Presidente del Consiglio e ha privato l'opposizione del suo leader. Non solo: con una riforma costituzionale e una legge elettorale costruite su misura per Renzi, il golpe protrattosi da allora troverebbe un punto di approdo stabile e nefasto deformando la democrazia sino a trasformarla in una sorta di “autocrazia” (copyright Eugenio Scalfari).
Non da oggi eleviamo questa ferma protesta. Di merito e di metodo.
CRONACA DI RISCOSSA: INTERVENTO DI BERLUSCONI
Dall’
intervento di Berlusconi la freschezza nuova di Forza Italia, motore
dell'alternativa vincente al renzismo
RIFORME: BERLUSCONI, QUELLA DEL
SENATO È AUTORITARIA
“La riforma del Senato è una
riforma autoritaria che sottrae ai cittadini la possibilità di votare e questo
in una democrazia non è mai una buona cosa. Ma non ci meravigliamo, cosa
vogliamo aspettarci da una maggioranza che non ha vinto le elezioni e da un
premier che non è mai stato candidato e non è stato eletto. Quella delle
riforme è una disillusione: doveva nascere la terza Repubblica invece tutto si
è risolto in una disputa all'interno del Pd" tra maggioranza e minoranza,
in una resa dei conti all'interno del partito, una sorta di pre-congresso del
Pd su riforme che appartengono a tutti i cittadini. Quindi, non ci siamo
pentiti di esserci chiamati fuori, un anno fa, da questo teatrino”.
MIGRANTI: BERLUSCONI, COLPIRE A
CUORE CAUSE, ESTIRPARE ISIS
“Siamo addolorati da come
l'Europa non riesca a prendere alcuna decisione opportuna al riguardo: bisogna
colpire al cuore le cause di questa immigrazione. C'è solo un modo per farlo:
estirpare il cancro dell'Isis, mettere fine alla guerra in Siria e mettere a
posto la situazione libica. Tutto questo si può fare solo con una grande
coalizione che, sotto la bandiera dell'Onu, metta insieme Usa, Europa, Nato,
Russia, fino alla Cina”.
ELEZIONI: BERLUSCONI, METTEREMO
IN CAMPO CROCIATA DEMOCRAZIA
“In vista di nuove tornate
elettorali metteremo in campo una crociata di democrazia per far tornare le
persone a votare e consentire a Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega di
raggiungere una forte maggioranza che permetta di sconfiggere la sinistra alle
prossime elezioni. La sinistra ha sempre preferito le manovre di Palazzo e ha
fatto cadere il nostro governo, l'ultimo governo eletto dai cittadini. Non deve
meravigliarci il fatto che, di fronte a questa cattiva politica siano in aumento
gli
LUTTWAK CONTRO PAPA FRANCESCO; “ESTREMISTA, LE SUE IDEE POCO SERIE. QUELLI COME LUI HANNO ROVINATO L’ARGENTINA”
Al solito controcorrente, e come sempre - molto - duro con Papa Francesco, nei giorni della visita del Pontefice in America, Edward Luttwak fa il punto della situazione in un'intervista a Il Mattino, dove premette: "No, gli americani non prendono sul serio le idee estremiste del Papa argentino. Nemmeno negli ambienti democratici". Dunque, il politologo puntualizza: "Vede, qui in America il Papa sarà accolto come una celebrità ma il suo messaggio non è ritenuto così importante come da voi, in Italia". Secondo Luttwak "Papa Francesco ha assunto posizioni troppo estreme, sia sul versante dell'ambientalismo, sia nel campo della normalizzazione dei rapporti tra Usa e Cuba". Secondo Luttwak, insomma, "quello che dice il Papa non è serio".
Chi ha rovinato l'Argentina - Un durissimo attacco, che poi sale d'intensità: "Prenda in considerazione le tesi ambientalistiche del Papa. In America abbiamo capito molto bene che Bergoglio è contro l'agro-business. Il contadino - sottolinea Luttwak - è quello lì che non deve inquinare, che lavora la terra e a stento sopravvive. Ma non scherziamo, questo modo di pensare va bene a voi che in Italia avete i no-Tav e i no-triv (no-trivellazione, ndr). Non in America". Dunque l'affondo finale: "Nessuno riflette su un fatto oggettivo. Le idee di Papa Bergoglio sono quelle tipiche di tutta una classe di intellettuali argentini, che nel giro di un secolo hanno portato Buenos Aires dai primi posti fra i Paesi più ricchi al mondo - intorno agli anni Venti del Novecento - a circa il sessantesimo nell'attuale graduatoria per reddito pro-capite. Sono le idee di quegli argentini schierati contro il libero mercato, contro la modernizzazione, contro il progresso. In parte - conclude - sono state le idee della cultura peronista"
RAVENNA PRESENTAZIONE DEL LIBRO: PIANO B
Gianna Botti e Raffaella
Ridolfi alla Feltrinelli di Ravenna con Piano B Un “vecchio
comunista” presenta il giallo berlusconiano Giovedì 1 ottobre 2015 alle
ore 18.00 presso la libreria Feltrinelli di Ravenna in via Diaz 14, il
Professor Nello Agusani, Autore di Doppio delitto alla Bassona e
da sempre uomo di sinistra, presenta il giallo mediterraneo “Piano B” di
Gianna Botti e Raffaella Ridolfi, militanti di Forza Italia.
Saranno presenti le Autrici e l’editore Ivan Simonini.
MA CHI ARRIVERA’ SECONDO ALLE COMUNALI DI RAVENNA
PAVAGLIONE LUGO - Saranno ovviamente elezioni importanti, le
comunali di Ravenna della prossima Primavera, il secondo Comune d'Italia, dopo
Roma, per estensione territoriale; capoluogo di Provincia, ex Capitale
dell'Impero, una delle Città d'Arte più importanti d'Italia, sede di un grande
porto con ancora tante potenzialità di sviluppo... Ma anche e soprattutto, sul
versante politico, una delle città della "Romagna Rossa", il che darà
quindi al risultato una valenza politica nazionale.
A livello previsionale, per quanto vale in anni di terremoti politici, saranno elezioni che andranno al secondo turno, ormai una costante negli ultimi tempi nella "Romagna Rossa". E' stato così, sorprendentemente a Lugo, meno sorprendentemente a Faenza, sarà così anche a Ravenna.
Lo dicono le più elementari regole della matematica, con quattro o cinque liste che mirano a risultati a due cifre. Oltre al Pd, con probabilmente la sola alleanza dei repubblicani, il M5S, la Lega, la Destra, più o meno unita, "Alvaro Ancisi", in modo scontato se ci sarà l'alleanza tra Lega-Destra-Ancisi, e il cartello delle sinistre. Dunque, doppio turno con l'interessante incognita di chi al secondo turno "affronterà" il Pd e ancora di quante possibilità avrà poi di vincerlo, il ballottaggio, se cioè riuscirà a raccogliere i voti di tutti, di tanti, che al secondo turno saranno disposti a votare chi non hanno mai votato, chi pensavano non avrebbero mai votato, con l'unico obiettivo di "batterlo", il Pd. Compreso gli elettori della sinistra? Per ora queste previsioni hanno già un effetto politico. C'è una disponibilità al dialogo, al confronto, tra le attuali minoranze che in passato non si era mai registrato. Già, è la prima volta che è in campo l'eventualità di una sconfitta del Pd, appunto dopo quanto accaduto a Lugo e a Faenza, ma soprattutto il centro destra deve giocare tutte le sue carte per aggiudicarsi, appunto, il fondamentale secondo posto.... Arrigo Antonellini
A livello previsionale, per quanto vale in anni di terremoti politici, saranno elezioni che andranno al secondo turno, ormai una costante negli ultimi tempi nella "Romagna Rossa". E' stato così, sorprendentemente a Lugo, meno sorprendentemente a Faenza, sarà così anche a Ravenna.
Lo dicono le più elementari regole della matematica, con quattro o cinque liste che mirano a risultati a due cifre. Oltre al Pd, con probabilmente la sola alleanza dei repubblicani, il M5S, la Lega, la Destra, più o meno unita, "Alvaro Ancisi", in modo scontato se ci sarà l'alleanza tra Lega-Destra-Ancisi, e il cartello delle sinistre. Dunque, doppio turno con l'interessante incognita di chi al secondo turno "affronterà" il Pd e ancora di quante possibilità avrà poi di vincerlo, il ballottaggio, se cioè riuscirà a raccogliere i voti di tutti, di tanti, che al secondo turno saranno disposti a votare chi non hanno mai votato, chi pensavano non avrebbero mai votato, con l'unico obiettivo di "batterlo", il Pd. Compreso gli elettori della sinistra? Per ora queste previsioni hanno già un effetto politico. C'è una disponibilità al dialogo, al confronto, tra le attuali minoranze che in passato non si era mai registrato. Già, è la prima volta che è in campo l'eventualità di una sconfitta del Pd, appunto dopo quanto accaduto a Lugo e a Faenza, ma soprattutto il centro destra deve giocare tutte le sue carte per aggiudicarsi, appunto, il fondamentale secondo posto.... Arrigo Antonellini
LA “VIA DEGLI ASINI” VA SALVAGUARDATA E ELABORARATO UN PROGETTO PER IL FUTURO DI BRISIGHELLA
In questi giorni si svolgerà una gara
cicloturistica d’epoca denominata “L’antica via degli Asini” organizzata dal
Comune di Brisighella e Brisighella Ospitale, ebbene numerosi residenti hanno
segnalato giusto valorizzare la via degli Asini ma prima di tutto importante la
“manutenzione” della via.
Recandosi nella celebre via visitata da
miglia di turisti, la pavimentazione d’epoca fatta da ciotoli, pietre, mattoni
in alcuni tratti è veramente dissestata evidente la mancanza della manutenzione
ordinaria, chi svolge il servizio di pulizia della strada a volte porta via i
sassi o li accantona in qualche angolo. Necessario un pronto intervento per la
sistemazione dei tratti dissestati affinché non succeda come nel primo tratto
quando negli anni 50 il pavimento originale, all’ingresso della via, fu tolto e
poste nuove tavelle che hanno modificato sostanzialmente il percorso.
Per la Via degli Asini e per Brisighella, come abbiamo già detto in agosto,
occorre un progetto generale per la manutenzione integrato con il recupero
della Chiesa di San Francesco chiusa per abbandono di manutenzione ordinaria e
straordinaria, le vecchie mura nascoste dai rovi da via Porta Bonfante al primo
parcheggio della Rocca, la gradinata di accesso alla Rocca chiuse da un
decennio rivolto alla Regione per cercare finanziamenti regionali e/o europei
pronti e disponibili se arriva lo sblocco promesso da Renzi.
Brisighella ha bisogno di progetti pronti da
finanziare per il rilancio culturale storico non solo di “Parco della Vena del
Gesso”, cercare finanziamento di ampio respiro mancati negli ultimi vent’anni,
non possiamo perdere il bene della “Via degli Asini”. FORZA ITALIA BRISIGHELLA
sabato 19 settembre 2015
LA POLONIA: LA GERMANIA HA PRETESO IL RISPETTO DEI TRATTATI IMPONENDO L’AUSTERITY, ORA VUOLE VIOLARLI COI MIGRANTI? NO!
La settimana scorsa la Commissione europea ha proposto un piano per trasferire 120 mila richiedenti asilo dalla Grecia, dall’Italia e dall’Ungheria in altri paesi membri dell’Unione in base a un sistema obbligatorio di quote; nessuno si aspettava che i ministri degli interni, riunitisi lunedi’ a Bruxelles, lo approvassero in tutti i suoi dettagli, ma nemmeno che la riunione, a quasi sei mesi dall’esplosione dell’emergenza, fosse un tale fallimento, osserva il settimanale britannico “The Economist”.
Poiche’ il piano Juncker aveva l’appoggio della Germania e della Francia, ci si aspettava almeno che i quattro paesi piu’ ostili avrebbero permesso una discussione; invece, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria si sono categoricamente rifiutati di sottoscrivere uno schema che non contenesse l’aggettivo “volontario”.
Per superare l’opposizione il resto dell’Ue sta considerando la possibilita’ di ricorrere a un voto a maggioranza qualificata, che pero’ potrebbe essere “politicamente rischioso”; privatamente i funzionari della Commissione cominciano ad ammettere che nessun paese sara’ costretto ad accettare rifugiati che non vuole e che la crisi sara’ affrontata con impegni volontari. Infatti, c’è il pericolo, tutt’altro che nascosto, che alcuni stati messi di fronte alla minaccia di dover sottostare a quote obbligatorie di “migranti” decidano di abbandonare la Ue.
In un articolo pubblicato sul “Financial Times”, il vice primo ministro e ministro delle Finanze polacco, Jacek Rostowski, sostiene che i profughi in cerca di una vita migliore dovrebbero guardare alla Germania e non all’Ungheria o alla Polonia ed evidenzia i rischi di un sistema obbligatorio di quote per la distribuzione dei migranti.
Il vice primo ministro polacco Rostowski accusa apertamente gli europei occidentali di ipocrisia per il loro tentativo di trasformare quelli orientali in capri espiatori. “Cosi’ come la Germania ha resistito agli appelli sulla crisi dell’area dell’euro, chiedendo che le regole vigenti fossero rispettate nonostante un radicale cambiamento delle circostanze dalla crisi finanziaria del 2008, cosi’ gli europei dell’Est hanno un valido argomento quando dicono che le regole dell’Ue sui rifugiati dovrebbero semplicemente essere applicate”, afferma il politico.
L’Unione, riconosce, non ha fornito un sostegno finanziario adeguato, ma una maggiore solidarieta’ non significa che i paesi debbano accettare quote di rifugiati, volontariamente o no.
Con questo, la netta presa di posizione polacca aggiunge un’altra nazione alla lista di quelle che dicono no al piano Juncker.
APPELLO AL CETO MEDIO
Destinate il vostro due per mille a Forza Italia entro il 30 settembre!
PASSAPAROLA!
Ti ricordiamo di indicare la quota del 2x1000 Irpef in favore di Forza Italia (codice identificativo F15 su mod. Unico). Passaparola ai Tuoi elettori, iscritti, militanti, amici. La procedura è semplice e trasparente. Tutte le info sono presenti sul nostro sito www.forzaitalia.it. Grazie. Un caro saluto.
FESTA DEL PD DI RAVENNA: STAND SUL GIOCO D’AZZARDO, ESPOSTO DEL CODACONS
"Bastava entrare alla
festa del PD a Ravenna che una locandina ti accoglieva in questo modo “Il
piacere di giocare con stile” e proseguendo ci si imbatteva in un vero e
proprio mini casinò, con tanto di tavoli da blackjack. Sembra uno scherzo ma è
tutto vero: per due settimane alla festa del PD era presente uno stand in cui
si veniva invitati al gioco d’azzardo!" - così inizia il comunicato a
firma Codacons
giovedì 17 settembre 2015
LAPIDARIUM: LA CORSA VERSO IL MURO DI RENZI AL SENATO
La doppia morsa – Renzi e
il suo governo in un doppio mare di guai. Al Senato – con i 28 senatori della
minoranza dem e i 10-15 di Ncd contrari alle riforme – Renzi non ha i numeri
per far passare il ddl Boschi. E scatena la Finocchiaro contro Grasso. Per
quanto riguarda i conti pubblici ormai è ufficiale: il premier ha raccontato
una balla all’opinione pubblica. La flessibilità sul deficit non esiste. Non è
mai stata concessa dall’Europa. Niente 17 miliardi in più, niente taglio delle
tasse. Renzi a casa!
L'azzardo bugiardo sul deficit – Avevamo
ragione noi: Renzi ha mentito sulla flessibilità. Ha ingannato gli italiani,
sostenendo che aveva già ottenuto una deroga per l’extra-deficit. ‘Repubblica’
rivela la trattativa segreta in corso a Bruxelles per farsi dare 17 miliardi di
possibile sforamento. La smentita inutile di Palazzo Chigi.
Tabellina –
Basterebbe una fotografia numerica, una tabellina, per rendersi conto
dell’oggettiva realtà: il governo non ha la maggioranza al Senato, e non ce
l’ha non su un provvedimento qualsivoglia, ma sull’essenza stessa della sua
ragione sociale: la riforma costituzionale.
Mauro – Dinanzi
a questa prospettiva, Renzi si sostituisce di fatto – come scrive per “Il
Mattinale” il senatore Mario Mauro – a Grasso. Non ha maggioranza e, proprio
perché non ce l’ha, rovescia i tavoli della democrazia, distrae dall’attenzione
a quella cosa che è abbastanza importantissima (ossimorissimo): i numeri, senza
i quali sbatte contro il muro.
Uniti si vince – Con le porte aperte di
più. Votare contro le riforme di Renzi è un buon lasciapassare per il cantiere
del centrodestra unito, anche per i vecchi amici erranti di Ncd. Braccia aperte
per tutti, con la linea politica di Berlusconi.
FAENZA: STAFF SINDACO MALPEZZI
Tiziano
Cericola.
- Sulla nomina dei due membri dello staff del sindaco Malpezzi è già stato
detto tutto, specialmente dal giornalista Visani, con amara ironia, e dal
segretario del PD locale. Leggendo questi commenti,
girando per la strada e parlando con le persone mi è però venuto un dubbio
cosmico. Visto che tutti prendono le
distanze da Malpezzi (per vari motivi), sia quelli del PD che la gente non
apertamente schierata, ma chi è che lo ha votato alle ultime elezioni ? Forse
dovremo chiedere a Lucarelli di scrivere un giallo su questo fatto, perché lui
si che è un vero indagatore dell'incubo. Alla prossima.
Vincenzo Galassini - Andrea
Vitali (a cura)
FESTE MEDIEVALI DI BRISIGHELLA
Gli Anni d'Oro 1980-1995
FESTE MEDIEVALI DI BRISIGHELLA
Gli Anni d'Oro 1980-1995
Introduzione
di Franco Cardini
Interventi
di Carlo Lucarelli, Massimo Montanari, Paolo Aldo Rossi, Giordano
Berti, Achille Olivieri, Leonardo Scarpa, Antonia Torchi e numerosi altri.
Carta Bianca
Editore, Faenza, 2015
cm. 21 x 21 - pp. 288 con oltre 100 foto a colori
cm. 21 x 21 - pp. 288 con oltre 100 foto a colori
mercoledì 16 settembre 2015
PRATICA DI MARE
La soluzione all’emergenza
immigrazione e alla minaccia terroristica è un ritorno allo spirito di Pratica
di Mare. Berlusconi statista, Renzi prenda esempio
Trascriviamo da ‘la
Repubblica’: “Con la firma da
parte dei 19 paesi membri della Nato e della Russia della Dichiarazione di
Roma, le porte dell'Alleanza atlantica si sono aperte all'ex potenza comunista.
I capi di Stato e di governo dell'Alleanza e il Presidente russo Vladimir
Putin, riuniti nella base militare di Pratica di Mare, hanno in questo modo
messo la parola fine alla contrapposizione che ha caratterizzato gli anni della
guerra fredda, e inaugurato una nuova visione unitaria degli equilibri
mondiali, che ha come obiettivo primario la lotta contro il nemico comune del
terrorismo”.
(2 maggio 2002) • Pratica di Mare fu un successo di
Berlusconi statista. Il suo lavoro da premier è stato soprattutto far
incontrare, far ragionare, cogliere il meglio delle persone, e mostrare che
hanno un compito di pace per il bene dei loro popoli. Berlusconi è stato da
sempre tra i più accesi sostenitori della necessità di instaurare rapporti
più stretti tra la Federazione russa e l’Unione europea.
• Oggi la gran parte dei
problemi dinanzi alla minaccia terroristica nascono dall’aver
considerato la Federazione russa come avversari se non addirittura nemici.
Sbagliato, sbagliatissimo.
La storia di Pratica di Mare
nasce dal contrasto a questa idea, nel solco di De Gasperi.
Nel 1994 fu così
Berlusconi a iniziare i passi di avvicinamento di Mosca all’Occidente intero.
L’occasione per consentire a questo grande Paese europeo di entrare a far parte
della comunità degli stati
liberi, Berlusconi se la giocò
nel luglio del 1994. Invitò a Napoli, come Presidente di quel vertice
dei big, Boris Eltsin. Fu un grande passo di amicizia quel G7+1. Clinton
apprezzò. Eltsin invitò al Cremlino Berlusconi in ottobre.
• I rapporti con Putin
prediligono questa opzione, che è tutto meno che personalistica. Da lì il G8
di Genova nel luglio del 2001, con la Federazione russa per la prima
volta a pieno titolo.
• Da lì, soprattutto, l’incontro
storico di PRATICA DI MARE (28 maggio 2002) nel vertice della
NATO dove per la prima volta le porte dell’Alleanza Atlantica si aprirono
all’ex-potenza sovietica e si costruì una partnership tra Nato e Federazione
russa:
i Capi di
Stato e di governo dei 19 paesi membri dell’Alleanza (per l’Italia Berlusconi)
e il Presidente russo Vladimir Putin, riuniti nella base militare di
Pratica di Mare, hanno messo la parola fine alla contrapposizione che ha
caratterizzato gli anni della Guerra fredda, e inaugurato una nuova visione
unitaria degli equilibri mondiali, che ha come obiettivo primario la lotta
contro il nemico comune del terrorismo.
• Fu un accordo storico che
ha rafforzato la costruzione della difesa comune europea, sancendo la nascita
del “Consiglio a 20” con l’ingresso della Federazione russa nel vertice
NATO attraverso la firma della Dichiarazione di Roma sugli interventi
comuni tra i quali il contrasto al terrorismo e la non proliferazione delle
armi di distruzione di massa.
FAENZA SUCCEDE…. CONDANNATO A RISARCIRE L’UOMO CHE MOLESTO’ SUA FIGLIA: LA STORIA DI DAVIDE ZACCARELLI
La figlia si
è suicidata lo scorso anno, all'età di 22 anni. Le molestie nel 2007
Giustizia
amara per Davide Zaccarelli,
il papà della 22enne faentina che si è suicidata lo scorso anno dopo che nel
2007 era stata molestata da un suo professore alle scuole superiori: il
molestatore si trova ora in carcere, condannato in Cassazione a tre anni, ma è
la causa civile intentata dalla famiglia Zaccarelli per avere i risarcimenti
dovuti a risultare incredibile.
Il professore
era stato infatti condannato al pagamento di una provvisionale di circa 65mila
euro da versare alla ragazza molestata e ai famigliari. Improvvisamente però i
soldi sparirono dal suo conto corrente. La Guardia di Finanza riuscì a
dimostrare che l'uomo aveva versato i soldi nei conti correnti dei genitori per
evitare di pagare i risarcimenti ma il giudice della causa civile non ne ha
tenuto conto e ha condannato la famiglia Zaccarelli al pagamento di 40mila euro
tra danni psicologici e spese legali ai parenti del molestatore. Di pochi
giorni fa l'ultimo atto: a Davide, a cui già viene pignorato un quinto dello
stipendio, è stata recapitata una ingiunzione a pagare entro 10 giorni 21mila
euro, pena l'arrivo degli ufficiali giudiziari. La storia ha già fatto il giro
dei media nazionali e Zaccarelli è stato intervistato sia da Mediaset sia dalla
Rai. Su Facebook - dove Zaccarelli ha anche pubblicato il numero di conto
corrente per eventuali donazioni - si è scatenata una gara di solidarietà
IVANO FABBRI ULTIME INFORMAZIONI DIGITALE TERRESTRE
Oggi Vi segnaliamo alcune modifiche che riguardano i bouquet di Sky e Rai
che riteniamo troverete utili.
Di seguito maggiori dettagli...
Da Martedi' 8 settembre 2015 Mediaset, per sua scelta, ha deciso di
oscurare su Sky le trasmissioni satellitari dei canali Rete4, Canale5 e
Italia1. Tali canali continueranno ad essere disponibili ai numeri
5004-5005-5006 attraverso la Sky Digital Key oppure tramite decoder con tuner
DTT integrato (le funzioni MySky di registrazione sono disponibili anche sui
canali del Digitale Terrestre). Le posizioni 104, 105, 106 dell'EPG di SKY
saranno quindi occupate da altri canali: • 104: (ex Rete 4) --> in corso di
definizione; • 105: (ex Canale 5) --> Sky Uno; • 106: (ex Italia 1) -->
Fox. I clienti verranno comunque informati tramite messaggio Bmail (sullo
schermo del televisore) e attraverso cartelli informativi trasmessi sui canali
oscurati. Per ogni chiarimento in questa prima fase i clienti potranno chiamare
il call center Sky al numero 199.100.400.
Da Lunedi' 14 Settembre 2015, per far posto al nuovo programma in alta
definizione "Rai Sport HD" che troverete sintonizzando i tuner sulla
posizione LCN #557, i seguenti programmi RAI subiranno uno spostamento di MUX:
- RAI 5: dal MUX 4 (Ch40) --> al MUX 2 (Ch30),
LCN 23; - Rai Storia: dal MUX 4
(Ch40) --> al MUX 2 (Ch30), LCN 54 - Rai
Scuola: dal MUX 2 (Ch30) --> al MUX 3 (Ch26), LCN 146
In arrivo: Rai Sport HD: MUX
4 (Ch40), LCN 557
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