La soluzione all’emergenza
immigrazione e alla minaccia terroristica è un ritorno allo spirito di Pratica
di Mare. Berlusconi statista, Renzi prenda esempio
Trascriviamo da ‘la
Repubblica’: “Con la firma da
parte dei 19 paesi membri della Nato e della Russia della Dichiarazione di
Roma, le porte dell'Alleanza atlantica si sono aperte all'ex potenza comunista.
I capi di Stato e di governo dell'Alleanza e il Presidente russo Vladimir
Putin, riuniti nella base militare di Pratica di Mare, hanno in questo modo
messo la parola fine alla contrapposizione che ha caratterizzato gli anni della
guerra fredda, e inaugurato una nuova visione unitaria degli equilibri
mondiali, che ha come obiettivo primario la lotta contro il nemico comune del
terrorismo”.
(2 maggio 2002) • Pratica di Mare fu un successo di
Berlusconi statista. Il suo lavoro da premier è stato soprattutto far
incontrare, far ragionare, cogliere il meglio delle persone, e mostrare che
hanno un compito di pace per il bene dei loro popoli. Berlusconi è stato da
sempre tra i più accesi sostenitori della necessità di instaurare rapporti
più stretti tra la Federazione russa e l’Unione europea.
• Oggi la gran parte dei
problemi dinanzi alla minaccia terroristica nascono dall’aver
considerato la Federazione russa come avversari se non addirittura nemici.
Sbagliato, sbagliatissimo.
La storia di Pratica di Mare
nasce dal contrasto a questa idea, nel solco di De Gasperi.
Nel 1994 fu così
Berlusconi a iniziare i passi di avvicinamento di Mosca all’Occidente intero.
L’occasione per consentire a questo grande Paese europeo di entrare a far parte
della comunità degli stati
liberi, Berlusconi se la giocò
nel luglio del 1994. Invitò a Napoli, come Presidente di quel vertice
dei big, Boris Eltsin. Fu un grande passo di amicizia quel G7+1. Clinton
apprezzò. Eltsin invitò al Cremlino Berlusconi in ottobre.
• I rapporti con Putin
prediligono questa opzione, che è tutto meno che personalistica. Da lì il G8
di Genova nel luglio del 2001, con la Federazione russa per la prima
volta a pieno titolo.
• Da lì, soprattutto, l’incontro
storico di PRATICA DI MARE (28 maggio 2002) nel vertice della
NATO dove per la prima volta le porte dell’Alleanza Atlantica si aprirono
all’ex-potenza sovietica e si costruì una partnership tra Nato e Federazione
russa:
i Capi di
Stato e di governo dei 19 paesi membri dell’Alleanza (per l’Italia Berlusconi)
e il Presidente russo Vladimir Putin, riuniti nella base militare di
Pratica di Mare, hanno messo la parola fine alla contrapposizione che ha
caratterizzato gli anni della Guerra fredda, e inaugurato una nuova visione
unitaria degli equilibri mondiali, che ha come obiettivo primario la lotta
contro il nemico comune del terrorismo.
• Fu un accordo storico che
ha rafforzato la costruzione della difesa comune europea, sancendo la nascita
del “Consiglio a 20” con l’ingresso della Federazione russa nel vertice
NATO attraverso la firma della Dichiarazione di Roma sugli interventi
comuni tra i quali il contrasto al terrorismo e la non proliferazione delle
armi di distruzione di massa.
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