mercoledì 16 settembre 2015

PRATICA DI MARE


 La soluzione all’emergenza immigrazione e alla minaccia terroristica è un ritorno allo spirito di Pratica di Mare. Berlusconi statista, Renzi prenda esempio
Trascriviamo da ‘la Repubblica’:  “Con la firma da parte dei 19 paesi membri della Nato e della Russia della Dichiarazione di Roma, le porte dell'Alleanza atlantica si sono aperte all'ex potenza comunista. I capi di Stato e di governo dell'Alleanza e il Presidente russo Vladimir Putin, riuniti nella base militare di Pratica di Mare, hanno in questo modo messo la parola fine alla contrapposizione che ha caratterizzato gli anni della guerra fredda, e inaugurato una nuova visione unitaria degli equilibri mondiali, che ha come obiettivo primario la lotta contro il nemico comune del terrorismo”.
(2 maggio 2002)  • Pratica di Mare fu un successo di Berlusconi statista. Il suo lavoro da premier è stato soprattutto far incontrare, far ragionare, cogliere il meglio delle persone, e mostrare che hanno un compito di pace per il bene dei loro popoli. Berlusconi è stato da sempre tra i più accesi sostenitori della necessità di instaurare rapporti più stretti tra la Federazione russa e l’Unione europea.
Oggi la gran parte dei problemi dinanzi alla minaccia terroristica nascono dall’aver considerato la Federazione russa come avversari se non addirittura nemici. Sbagliato, sbagliatissimo.
La storia di Pratica di Mare nasce dal contrasto a questa idea, nel solco di De Gasperi.
Nel 1994 fu così Berlusconi a iniziare i passi di avvicinamento di Mosca all’Occidente intero. L’occasione per consentire a questo grande Paese europeo di entrare a far parte della comunità degli stati
liberi, Berlusconi se la giocò nel luglio del 1994. Invitò a Napoli, come Presidente di quel vertice dei big, Boris Eltsin. Fu un grande passo di amicizia quel G7+1. Clinton apprezzò. Eltsin invitò al Cremlino Berlusconi in ottobre.
• I rapporti con Putin prediligono questa opzione, che è tutto meno che personalistica. Da lì il G8 di Genova nel luglio del 2001, con la Federazione russa per la prima volta a pieno titolo.
• Da lì, soprattutto, l’incontro storico di PRATICA DI MARE (28 maggio 2002) nel vertice della NATO dove per la prima volta le porte dell’Alleanza Atlantica si aprirono all’ex-potenza sovietica e si costruì una partnership tra Nato e Federazione russa:
i Capi di Stato e di governo dei 19 paesi membri dell’Alleanza (per l’Italia Berlusconi) e il Presidente russo Vladimir Putin, riuniti nella base militare di Pratica di Mare, hanno messo la parola fine alla contrapposizione che ha caratterizzato gli anni della Guerra fredda, e inaugurato una nuova visione unitaria degli equilibri mondiali, che ha come obiettivo primario la lotta contro il nemico comune del terrorismo.
• Fu un accordo storico che ha rafforzato la costruzione della difesa comune europea, sancendo la nascita del “Consiglio a 20” con l’ingresso della Federazione russa nel vertice NATO attraverso la firma della Dichiarazione di Roma sugli interventi comuni tra i quali il contrasto al terrorismo e la non proliferazione delle armi di distruzione di massa.



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