martedì 15 settembre 2015

SORPRESA A FAENZA E COMPRENSORIO: ARRIVA LA TASSA DI SOGGIORNO


I turisti  pagheranno 50 centesimi a notte 
di Antonio Veca  Gli albergatori sono da sempre contrari alla tassa .  Arriva anche nel Faentino la tassa di soggiorno. Il ConAmi (consorzio pubblico di cui sono soci 23 Comuni tra l’imolese, l’area faentina e la Romagna toscana) è pronto a comprare la società Terre di Faenza, per creare un ufficio di promozione turistica tra Faenza e Imola. Per sostenerlo, l’Unione introdurrà la tassa di soggiorno.
Da anni a Faenza si discuteva sull’applicazione del tributo, adottato da città a forte vocazione turistica (non senza polemiche da parte degli albergatori). La decisione è stata presa nell’ultima giunta e per gli amministratori porterà vantaggi, a cominciare da soldi freschi per il centro storico, in mancanza del fondo di perequazione legato alla realizzazione del centro commerciale Le Perle.
Finora era Terre di Faenza a occuparsi di promozione, così si è pensato di creare un ufficio unico con Imola, attraverso ConAmi. Ma cosa c’entra un consorzio di reti di servizio con la promozione turistica? C’entra, perché ConAmi gestisce anche aziende di comunicazione. Il prodotto da promuovere, in questo caso, è il territorio. Il consorzio imolese ha già acquistato una società di promozione turistica, e ora si appresta a fare altrettanto con Terre di Faenza. «La nuova società – dice l’assessore al turismo Massimo Isola – promuoverà il territorio di Faenza e Imola in maniera concorrenziale». Perché questa decisione? «I dati positivi sul turismo spingono ad accelerare sulla promozione. Da gennaio l’Unione avrà un ufficio unico che però non potrà affrontare tutte le necessità. Vogliamo una struttura che sappia ‘vendere’ il territorio con strumenti e competenza e che si sostenga economicamente. Per fare questo abbiamo aperto un dialogo con Imola, territorio turisticamente simile al nostro e con il Parco della Vena del gesso in comune. Nel frattempo l’assessore regionale Corsini ha proposto una legge quadro in materia turistica, basata su Unioni territoriali, tra cui la Romagna. In questo quadro la nuova società avrà un ruolo forte. Per sostenerlo abbiamo pensato alla tassa sul turismo». Tutti d’accordo? «Nei prossimi giorni incontreremo il Tavolo degli imprenditori».

La tassa dovrebbe ammontare a 50 centesimi a pernottamento. Un terzo degli introiti sarà destinato all’agenzia di promozione, i due terzi rimarranno ai Comuni per iniziative in centro. Nel 2014 i pernottamenti a Faenza sono stati oltre 120mila (222mila nell’Unione): ciò significa che la tassa sul turismo porterebbe, se i numeri fossero confermati, 60mila euro l’anno, di cui 40 mila destinati al centro storico. di Antonio Veca

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