La doppia morsa – Renzi e
il suo governo in un doppio mare di guai. Al Senato – con i 28 senatori della
minoranza dem e i 10-15 di Ncd contrari alle riforme – Renzi non ha i numeri
per far passare il ddl Boschi. E scatena la Finocchiaro contro Grasso. Per
quanto riguarda i conti pubblici ormai è ufficiale: il premier ha raccontato
una balla all’opinione pubblica. La flessibilità sul deficit non esiste. Non è
mai stata concessa dall’Europa. Niente 17 miliardi in più, niente taglio delle
tasse. Renzi a casa!
L'azzardo bugiardo sul deficit – Avevamo
ragione noi: Renzi ha mentito sulla flessibilità. Ha ingannato gli italiani,
sostenendo che aveva già ottenuto una deroga per l’extra-deficit. ‘Repubblica’
rivela la trattativa segreta in corso a Bruxelles per farsi dare 17 miliardi di
possibile sforamento. La smentita inutile di Palazzo Chigi.
Tabellina –
Basterebbe una fotografia numerica, una tabellina, per rendersi conto
dell’oggettiva realtà: il governo non ha la maggioranza al Senato, e non ce
l’ha non su un provvedimento qualsivoglia, ma sull’essenza stessa della sua
ragione sociale: la riforma costituzionale.
Mauro – Dinanzi
a questa prospettiva, Renzi si sostituisce di fatto – come scrive per “Il
Mattinale” il senatore Mario Mauro – a Grasso. Non ha maggioranza e, proprio
perché non ce l’ha, rovescia i tavoli della democrazia, distrae dall’attenzione
a quella cosa che è abbastanza importantissima (ossimorissimo): i numeri, senza
i quali sbatte contro il muro.
Uniti si vince – Con le porte aperte di
più. Votare contro le riforme di Renzi è un buon lasciapassare per il cantiere
del centrodestra unito, anche per i vecchi amici erranti di Ncd. Braccia aperte
per tutti, con la linea politica di Berlusconi.
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