giovedì 18 ottobre 2012

INTERROGAZIONE SU ANTICIPAZIONI DI CASSA AUTORIZZATE DALLA GIUNTA PER OLTRE 12.000.000 DI EURO


L'Amministrazione Comunale manfreda stima di poter avere nel 2013 difficoltà di cassa per effettuare i pagamenti e si premunisce con una delibera di Giunta disponendo che possano essere utilizzati 12.377.695,83 di euro provenienti da entrate a specifica destinazione o provenienti da mutui con istituti di credito per la spesa corrente. Con l'interrogazione in allegato si chiede perchè in fase di assestamento di Bilancio approvato in data 26 settembre 2012 non si è fatta presente tale difficoltà, si chiede inoltre se questo atto sia ascrivibile alle competenze del Consiglio comunale e si chiede se non si ritenga opportuno visti i timori espressi nella delibera 316 tagliare o rimandare qualsiasi spesa che non sia vitale per l'ente. Il problema evidentemente non riguarda i fornitori che già attendono lungamente prima di veder pagate le loro prestazioni ma riguardano le spese vive e mensili del Comune di Faenza. Raffaella Ridolfi






INTERROGAZIONE
premesso che:
nell’albo pretorio online del Comune di faenza è presente la delibera di Giunta del 9 ottobre 2012 dal titolo “Approvazione Anticipazione di tesoreria esercizio 2013 e utilizzo in termini di cassa di entrate a specifica destinazione per il pagamento di spese correnti da parte del Comune;
tale delibera non è ancora pervenuta ai capigruppo;
nelle motivazioni del provvedimento vi è scritto: - l’ente può ricorrere, nel caso di momentanee difficoltà di cassa derivanti dallo sfasamento temporale nella effettuazione dei pagamenti rispetto alla realizzazione dei flussi di riscossione delle entrate che generino indisponibilità del conto di tesoreria, a diverse modalità di utilizzo di ulteriori somme, modalità tutte disciplinate dal D.Lgs. 18.08.2000 n.267 agli articoli citati in premessa;
Considerato che l’Ente può richiedere al Tesoriere l’utilizzo in termini di cassa di entrate a specifica destinazione per il pagamento di spese correnti, ancorché provenienti dall’assunzione di mutui con istituti diversi dalla Cassa Depositi e Prestiti (art. 195 D.Lgs. 18.08.2000 n. 267) o, in alternativa, l’anticipazione di cassa (art.222 D.Lgs. 18.08.2000 n.267) in ogni caso comunque fino ad un importo pari ai 3/12 delle entrate accertate nel penultimo anno precedente, afferenti ai primi tre titoli di entrata di bilancio; Visto il Conto Consuntivo dell’anno 2011 del quale risulta che l’accertamento dei primi tre titoli dell’entrata ammonta a euro 49.510.783,34; Considerato che i 3/12 della predetta somma ammontano a euro 12.377.695,83; Ritenuto altresì di utilizzare nel corso del 2013, ogni volta che ciò si rendesse necessario ed in via prioritaria, secondo le indicazioni del Settore Finanziario dell’Ente, in termini di cassa le entrate e specifica destinazione per il pagamento di spese correnti entro il suddetto limite di euro 12.377.695,83; approvare l’eventuale utilizzo dell’anticipazione di Tesoreria a valere per l’esercizio 2013 fino alla decorrenza della somma di euro 12.377.695,00.
Di utilizzare nel corso del 2013 , ogni volta che ciò si rendesse necessario ed in via prioritaria, secondo le indicazioni del settore Finanziario dell’Ente, in termini di cassa le entrate a specifica destinazione per il pagamento di spese correnti entro il suddetto limite di 12.377.695,00

Considerato che
Il tenore della delibera fa presagire difficoltà importanti non così palesi nell’ultimo assestamento di Bilancio di fine settembre;




Interroga
Il Sindaco e la Giunta
Per conoscere:
se un atto del genere non sia ascrivibile alla competenza del Consiglio Comunale;
quali sono le difficoltà stimate per il 2013 e nel caso 2014;
quali sono i flussi in entrata che si stima saranno in ritardo;
se non ritenga che vi siano dei capitoli sovrastimati che potrebbero generare le difficoltà riportate in premessa;
quali fattori possono contribuire ad ingenerare un timore così importante di non incamerare flussi sufficienti a copertura delle spese;
per quale motivo non si è data alcuna informazione al Consiglio comunale o ai Capigruppo o ai componenti della prima commissione;
se non ritenga che a fronte di tale delibera tutte le spese “non vitali” dell’ente siano assolutamente da rimandare o tagliare.

                                                                                              Raffaella Ridolfi



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