Lo
spettacolo che si presenta a chiunque superi il sottopasso di via Canale è da
terzo mondo: un fetore che toglie il fiato, ed il Canale ridotto ad una
fognatura, con l’acqua colma di liquami, dal colore grigiastro.
Così si presentavano anche ieri
(le foto lo testimoniano) le acque dei canale dei Molini sotto la ferrovia: una
fogna a cielo aperto. Sì, una fogna perché in quel punto il Canale riceve
le acque del Rio Via Cupa nel quale vengono riversate le acque nere di tutto
Castel Bolognese, che invece dovrebbero confluire nel depuratore di Lugo! Fin
dalla precedente legislatura ho interessato l’Amministrazione Comunale con
interpellanze, foto, sms: Nulla: Ogni risposta si è persa tra il balletto di
competenze (anzi di non competenze …) tra Comune, Hera e Consorzio di Bonifica.
Poi ci si stupisce davanti a certe fogne che in Sicilia scaricano direttamente
in mare, oppure ricordando che Milano (… ma solo quando la giunta è di
centrodestra…) non ha un sistema completo di depurazione delle acque e più del
50% delle acque nere cittadine finiscono nel Lambro, poi nel Po. Certo,
non siamo Milano, ma con le nostre acque putride ammorbiamo Solarolo, Lugo,
Alfonsine e le andiamo a scaricare nel Reno, quindi in mare. Poi vogliamo
pensare all’utilizzo del molino di Scodellino? Forse sarebbe meglio
bonificargli l’acqua che vi passa sotto…. Paolo
Grandi Consigliere
PDL-LEGA-UDC
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