giovedì 25 ottobre 2012

PDL: ZOCCOLO DURO PER LA RISALITA.



Chi governerà l'Italia dopo le politiche del 2013? Lasciate perdere i sondaggi: con oltre il 50 per cento di indecisi, potenziali astenuti e disillusi a vario titolo, ogni previsione risulta falsata. A cominciare da quelle che danno il Pd davanti al Pdl. O meglio: una sinistra che in versione rosso intenso, con i democratici alleati di vendoliani e paleo-socialisti, che supererebbe il centrodestra da una parte, i centristi dall'altra.  Ecco il primo elemento che rende fasulli i sondaggi. Non abbiamo un centrosinistra contro un centrodestra, ma la sinistra contro tutti. Rinnegata l'alleanza strategica con l'Udc, il Pd di Bersani si accorda con gli ex di Rifondazione. Unico caso nel mondo di sedicenti progressisti che non puntano a conquistare il ceto medio centrista. E quindi: a questo punto che farà Pier Ferdinando Casini, dopo anni di indipendenza da Prodi prima, da Berlusconi dopo, ma di sostegno convinto al governo Monti? Consegnerà le chiavi di casa ad una sinistra più estrema di quella fallita con l'Unione prodiana?
Secondo dato. Oltre la metà degli elettori sono da conquistare. Togliendo la quota fisiologica di astenuti, si tratta di circa il 30 per cento del corpo elettorale. Per opinione unanime dei sondaggisti, la sinistra ha praticamente già raschiato il fondo del barile, aiutata anche dalla visibilità mediatica delle primarie e dello scontro Bersani-Renzi. Ma, come ha detto il sindaco di Firenze, "con Bersani questa sinistra non va oltre il 25 per cento". Il resto, dobbiamo convincerlo a tornare con noi e scegliere la nostra proposta. E si tratta di ciò che faremo.  Il nostro zoccolo duro attuale, che ha resistito a cali di polarità, al malcontento verso il governo Monti, alla crisi economica ed agli scandali locali, può dunque raddoppiare.


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