BERLUSCONI:
PROVO UN GRANDE DISPIACERE
La scelta di non ricandidarsi da parte di Silvio
Berlusconi è un gesto nobile, ma mi rattrista profondamente, il Paese sta
vivendo un momento di grande difficoltà ed ha bisogno delle sue indiscutibili
capacità. Auspico e ritengo che il ritiro di Silvio Berlusconi non sarà
necessariamente un addio alla politica. «Ha detto infatti che si impegnerà
contro un'eventuale vittoria della sinistra. È un dispiacere per tutti gli
italiani, anche per quelli che l'hanno odiato e hanno fatto campagne di odio
contro di lui. Lascia la politica il più innovatore, il più fantasioso, il più
bravo di quei politici che sono apparsi sulla scena italiana dal dopoguerra ad
oggi. C'è comunque una cosa importante: non dice “chiudo e me ne vado dall'Italia, in vacanza, ma si impegna contro un'eventuale
vittoria della sinistra e si renderà disponibile per far crescere e portare in
Parlamento una classe dirigente di alto livello e giovane, come ha sempre
sognato da molto prima del 1994» Sul futuro auspico che la forma
di partito non sia quella del PDL attuale, credo in un partito come Forza Italia, che ha rappresentato una storia di buona
amministrazione e rappresentato un'area, quella liberale che s'è stinta: quando
abbiamo portato avanti e trasmesso i valori liberali abbiamo vinto. Un pensiero
fuori dal coro unanime, torniamo al programma e al partito del 1994 aggiornato al 2013. Vincenzo
Galassini
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