venerdì 8 gennaio 2016

BAIL IN, LA BANCA PORTOGHESE CHE TRASFORMA BOND I NAZIONI PER SALVARSI. E’ IL SEGNALE: STA CROLLANDO IL SISTEMA.


Vale tutto. Vale scrivere le regole e poi rimangiarsele. Vale difendere una riforma a spada tratta, salvo accorgersi che fa acqua da tutte le parti e quindi ammettere, seppur sottovoce, che va cambiata (in corsa, ovviamente). Più che l’Unione bancaria è una giungla quella creata a Bruxelles dai tecnocrati che passano il giorno a scrivere regole senza capirne a fondo gli effetti. E così in Portogallo è scattata la legge del più forte. La Banca centrale portoghese ha ordinato il trasferimento di alcune obbligazioni ordinarie di Novo banco nella bad bank Banco Espirito Santo, creata dopo lo smembramento dell’istituto Espirito Santo, imponendo così le perdite sugli obbligazionisti ordinari. «Questa misura si è resa necessaria per fare in modo che le perdite di Banco Espirito Santo vengano innanzitutto sostenute da azionisti e obbligazionisti e non dal sistema finanziario e dai contribuenti», ha spiegato la Banca centrale di Lisbona.
Avete letto bene. Sono stati colpiti, in spregio alla riforma del bail in, anche i titolari di obbligazioni standard, alle quali le regole sui salvataggi bancari dovrebbero garantire protezioni maggiori. Una garanzia sulla carta, stracciata  da Lisbona. Evidentemente ogni paese si comporta come vuole. Con buona pace della trasparenza e della tutela dei piccoli risparmiatori.

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