Il consigliere della lista
civica parla di "silenzio assordante" dell'amministrazione comunale
"È inspiegabile
"l'assordante silenzio" della nostra amministrazione, Sindaco in
testa su ciò che sta accadendo sulla vicenda allargamento discarica dei rifiuti
al confine tra Imola e Riolo Terme, nonostante i quotidiani locali e nazionali
ne diano ampio risalto, visto l'evolversi della vicenda, alla quale ogni giorno
si aggiungono nuovi capitoli piuttosto inquietanti" lo afferma il
consigliere riolese Vincenzo
Valenti della Lista civica Insieme per Riolo Terme.
"Il paese termale -
prosegue Valenti - vive come sotto anestesia, sembra non vedere, non sentire,
non ne parla; nulla sono valsi i volantinaggi informativi nelle giornate di
mercato, l'incontro pubblico del 2 dicembre nella sala S.Giovanni, le
interrogazioni e le mozioni presentate in Consiglio Comunale.
L'assemblea pubblica tenutasi all'autodromo di Imola, presenti Con.ami, Hera e Regione, per presentare osservazioni da parte dei cittadini è stata tenuta quasi nascosta, indetta in un orario di lavoro, non pubblicizzata se non sul sito del Comune. Di fatto si e' preclusa la possibilita' di sapere, di conoscere, di agire da parte della popolazione Riolese.
L'assemblea pubblica tenutasi all'autodromo di Imola, presenti Con.ami, Hera e Regione, per presentare osservazioni da parte dei cittadini è stata tenuta quasi nascosta, indetta in un orario di lavoro, non pubblicizzata se non sul sito del Comune. Di fatto si e' preclusa la possibilita' di sapere, di conoscere, di agire da parte della popolazione Riolese.
La Regione dopo aver
visionato la documentazione presentata da Con.Ami ed Herambiente , valutazione
di impatto ambientale , progetto ecct, sentito il parere di tutti gli organi
preposti ,Asl, Arpa ecct, ha richiesto ben 141 integrazioni per poter dare via
libera al progetto!! Tutto il garantismo e la sicurezza che hanno voluto farci
credere sembra proprio non ci sia, troppe lacune da colmare.La piu' grave la
VIS, valutazione di impatto sanitario sulle persone che vivono a
ridosso dell'impianto e nel raggio di 2 a 5 km. Questo tema ha scatenato
anche la reazione dell'ordine dei medici della provincia di Bologna, lapidario
il commento del presidente: l'aria ve l'hanno già inquinata, se vi fate
inquinare anche il sottossuolo è finita! Altra incongruenza emersa, la
decisione di operare l'ampliamento senza
presentare un'alternativa.
presentare un'alternativa.
Il progetto non tiene
conto dello stato dei luoghi, area
calanchiva; perchè si è preferito presentare questo progetto,
piuttosto che allargare la discarica di Baricella, che si trova in pianura
quindi più gestibile e che aveva già a suo tempo ottenuto l'approvazione della
Via. Poi c'è il problema percolato, le emissioni in atmosfera dei gas che
fuoriescono dall'impianto, insomma io credo che prima di parlare di allargamento
sia necessario assicurarsi e verificare che cosa hanno prodotto 40 anni di
interramento di rifiuti per oltre 4.300.000 tonnellate, provenienti da ogni
parte d'Italia sull'ambiente e sulle persone".
"La cittadina di Riolo - sottolinea l'esponente della lista civica - è a meno di 2 km dall'impianto, il rischio inquinamento delle falde è altissimo, inspiegabile anche il silenzio della soc. Terme sulla vicenda. Ogni giorno sui quotidiani leggiamo dichiarazioni di rassicurazione da parte di rappresentanti di Con.Ami ed Herambiente che vengono immediatamente smentite dagli stessi organi ufficiali che stanno facendo i rilievi (vedi ARPA). Insomma sembra che si vogliano sminuire i fatti ed accellerare, ma nella realta' per presentare la documentazione integrativa richiesta dalla Regione non basteranno i 45 giorni concessi, prorogabili a 90, ma serviranno almeno 18 mesi, quindi o e' fumo negli occhi o la discarica si esaurirà molto prima della presentazione dei risultati.
"La cittadina di Riolo - sottolinea l'esponente della lista civica - è a meno di 2 km dall'impianto, il rischio inquinamento delle falde è altissimo, inspiegabile anche il silenzio della soc. Terme sulla vicenda. Ogni giorno sui quotidiani leggiamo dichiarazioni di rassicurazione da parte di rappresentanti di Con.Ami ed Herambiente che vengono immediatamente smentite dagli stessi organi ufficiali che stanno facendo i rilievi (vedi ARPA). Insomma sembra che si vogliano sminuire i fatti ed accellerare, ma nella realta' per presentare la documentazione integrativa richiesta dalla Regione non basteranno i 45 giorni concessi, prorogabili a 90, ma serviranno almeno 18 mesi, quindi o e' fumo negli occhi o la discarica si esaurirà molto prima della presentazione dei risultati.
Ritengo che il Sindaco
prima di preoccuparsi della causa in atto sulla vicenda percentuali disagio
ambientale tra Imola e Riolo Terme, come massima autorità sanitaria, batta i
pugni sul tavolo e pretenda una indagine approfondita sullo stato di salute del
nostro territorio e delle eventuali ripercussioni sulla popolazione residente
nei tempi necessari. Non è più accettabile che Con.ami ed Hera dettino le linee politico-economiche
degli enti locali per lucrare sulla pelle dei cittadini. Infine ritengo che sia
giunto il momento di inviare questi amministratori in visita guidata nelle zone
in cui si opera per la raccolta differenziata il riciclo e il riuso, visto
che ritengono che attuare questo programma sia un'utopia; gli esempi ormai sono
davanti agli occhi di tutti, pensare di continuare a seppellire rifiuti in
mezzo ai calanchi è una pazzia".
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