domenica 31 gennaio 2016

GLI UNICI CRETINI A PORTE APERTE


Ora andiamo a lezione dalla Svezia: lì sanno organizzare i rimpatri, noi ci proviamo invano da anni e anni
Vittorio Feltri - Abbiamo appreso dalla lettura dei giornali che alcuni Paesi del Nord - Svezia, Finlandia e Olanda - hanno studiato un piano, in via di realizzazione, per espellere migliaia e migliaia di profughi, naturalmente musulmani.  Perché? Gli stranieri quando sono troppi stroppiano. La tesi, per quanto terra terra, si può condividere e, anche no. Dipende da come si valuta. Ma non è di ciò che vogliamo discutere, bensì del fatto sorprendente che olandesi e scandinavi siano in grado di organizzare rimpatri in massa di stranieri, mentre noi italiani da anni e anni cerchiamo di fare la stessa cosa senza riuscire a cacciarne neppure alcune decine. Ci abbiamo provato in mille modi, miseramente fallendo. C'è sempre un impedimento, una complicazione burocratica o giudiziaria che ci vieta di procedere. Anche gli extracomunitari che commettono e reiterano reati la fanno franca. Magari vengono arrestati, talvolta processati, condannati e rinchiusi in carcere, poi però escono subito perché in fondo sono dei poveracci e suscitano pietà nei giudici, cosicché ricominciano a delinquere e nessuno si prende la briga di rispedirli a casa loro. Le autorità si giustificano affermando che la maggior parte degli immigrati non ha passaporto, non se ne conosce l'identità esatta né la nazionalità, pertanto non si sa dove «spedirli» e si è costretti a trattenerli, malgrado sia scontato che seguiteranno a violare il codice penale allo scopo di mettere insieme il pranzo con la cena. Primum vivere, non è una novità. In effetti, le operazioni di rimpatrio sono più complicate di quelle relative ai respingimenti. Però ci domandiamo per quale arcano motivo la Svezia, la Norvegia e l'Olanda abbiano escogitato una soluzione al problema rimpiatri, quando noi siamo ancora qui a subire presenze sgradite. Da notare che i citati Paesi sono alle prese con folle immense da espellere, mentre noi non siamo capaci neppure di imbarcarne un numero esiguo, cioè i malviventi. Siamo davanti a un mistero talmente fitto da essere insondabile.
Sarebbe interessante sapere quale sia l'opinione del nostro governo. Non stiamo attaccando il premier, Matteo Renzi; semplicemente desidereremmo scoprire perché costui, dinanzi alle iniziative radicali dei Paesi nordici, non invii un proprio delegato nei medesimi Paesi per comprendere perché essi siano attrezzati onde rigettare in un botto centomila islamici e noi, viceversa, ci rassegniamo a ospitare tutti i fedeli di Allah - milioni di individui - che progettano di farci secchi. La nostra è una semplice curiosità, che però meriterebbe di essere soddisfatta, se non altro perché le spese di mantenimento dei profughi sono a carico dei cittadini, e non sono due soldi.

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