giovedì 28 gennaio 2016

I SALESIANI DI FAENZA VENDUTI A RAVENNA HOLDING


Tanti anni fa (molti !) il Comune di Faenza decise di acquistare il complesso dei Salesiani con lo scopo di destinarlo ad attività a sostegno dei giovani e, in generale, per progetti che potessero arrecare vantaggio alla nostro comunità. Fu costituita la società Faventia Sales spa, partecipata dal Comune (46%) e da altri soggetti privati “forti” (54%): la Fondazione della ex Banca di Romagna, la Cassa di Risparmio di Cesena e la Diocesi di Faenza. 
 La società non ha mai elaborato un serio progetto di riuso e rilancio del complesso, finendo oberata dagli interessi passivi sul mutuo contratto per l’acquisto e dalle spese di mantenimento. In anni più recenti il Comune è intervenuto attivando i corsi di infermieristica nei Salesiani, con una spesa complessiva di circa € 1 mln. all’anno, poi vi ha spostato alcuni uffici (settore patrimonio) pagando il relativo canone. Questi interventi non hanno dato risultati apprezzabili per cui i soci di Faventia Sales spa, vedendo la mala parata, hanno cominciato a “giocare” in proprio, a partire dalla Fondazione ex bancaria che invece di capitalizzare la società ha preferito comprare due porzioni immobiliari: una a destinazione residenziale (ex casa delle suore) ed una per i propri uffici e per il “contamination lab” (realizzando la proposta da me lanciata nel 2009 tramite la Free Foundation), mentre la Ca. Risp. Cesena e la Diocesi non intendono scucire un soldo. Dato ciò l’anno scorso Malpezzi ha annunciato di voler spostare nei Salesiani gli uffici dei servizi sociali, attualmente ubicati presso il Seminario, dirottando su Faventia Sales il canone di locazione: in sostanza un ulteriore aiuto del Comune per sostenere una totale assenza di progettualità di Faventia Sales spa. Ad ottobre 2015 fummo gli unici a criticare questo spostamento dei servizi sociali, sostenendo che, piuttosto che pagare affitti a terzi, era meglio utilizzare gli immobili di proprietà comunale, come ad esempio ristrutturando il Palazzo delle Esposizioni. Segnalammo inoltre il pericolo che Faventia Sales (come la ASP per il baliatico da destinare alla polizia Municipale), oberata dai debiti, potesse poi decidere di vendere a terzi la parte dell’immobile locata al Comune, resa appetibile per gli investitori proprio dalla presenza del canone di locazione pagato dal Comune. Malpezzi, con la solita arroganza, rispose sui giornali che “l’obiezione relativa al fatto che in futuro nulla impedirebbe …a Faventia Sales di decidere la vendita degli immobili




ristrutturati come un privato qualsiasi mi pare piuttosto fantasiosa. … (per cui) quelli paventati da Cericola sono pericoli del tutto inesistenti e fantasiosi”. Oggi apprendiamo dai documenti ufficiali di Ravenna Holding (proposta di budget 2016) che il Comune di Faenza (cioè Malpezzi) ha chiesto a Ravenna Holding di acquistare la porzione dei Salesiani destinati ai Servizi Sociali per € 3 mln., allo scopo evidente di dare un’altra boccata di ossigeno a Faventia Sales spa. Ravenna Holding è disponibile a prestare questo nuovo “soccorso rosso” però con il vincolo che i lavori siano fatti da Faventia Sales (non si sa mai che capiti qualche imprevisto in questi fabbricati antichi) e poi della “immediata possibilità di messa a reddito dell’immobile a servizio del Comune di Faenza, garantita in appositi atti per un periodo non breve, e in grado di garantire un impatto complessivamente positivo per la Holding e un effetto sostenibile sui conti economici di previsione in una prospettiva medio lunga.”. In sostanza alla fine della giostra il Comune, per i Servizi Sociali, pagherà l’affitto a Ravenna Holding, cui partecipa con la quota del 5%. Questa vendita di un altro pezzo dei Salesiani è l’ulteriore testimonianza della totale assenza di idee e di strategie da parte di Malpezzi/PD, nonché della sua totale mala fede: tanto a pagare sono sempre e solo i faentini. Un consiglio a Malpezzi: già che c’è faccia un pacchetto unico con Ravenna Holding e gli venda anche lo scalo merci, così non ci pensiamo più. E la prossima volta stia più attento a dare risposte avventate e affrettate alle critiche di chi, di fatto, ha lo sguardo più lungo del suo. Tiziano Cericola Lista civica Rinnovare Fa



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