(Fermo: lo Stato e la “povera” vittima)
L’assassino di Nizza era un Francese, un cittadino
Francese nato in Tunisia che ha usufruito delle speciali “convenzioni” che la
Francia concede alle sue ex (o attuali?) colonie. Non lo chiamo attentatore
perché al momento non so se si è trattato del gesto di un folle oppure spinto
dal Corano e da una qualche organizzazione terroristica di matrice islamica
oppure ancora una delle più classiche false flag per continuare guerre e tenere
in vigore leggi emergenziali. Giusto ieri a margine di un post
scritto da un altro blogger scrivevo: Credo che il mito della società multi
culturale e soprattutto multi razziale stia finalmente per crollare. Stati Uniti, Francia, Svezia
sono i posti da osservare con attenzione per imparare dai (loro) errori e
prendere le necessarie contromisure e decisioni politiche.
Appunto. La Francia un
posticino che ha fatto della sua supposta capacità di integrazione e fedeltà alla
Repubblica una bandiera e un vanto. Vi piace la Francia adesso?
Il punto è che qualunque
sia la matrice che ha portato ad oltre 85 morti e un numero imprecisato di
mutilati e feriti a Nizza la
manovalanza è quella li, è sempre la stessa. Una questione di
Demos per usare una espressione solo apparentemente politicamente corretta.
Ovvero di: Cultura e Razza Mi auguro che i paesi
che ancora non hanno in se “embedded” il seme e la manovalanza della violenza
si sveglino e prendano le necessarie contromisure per respingere ed espellere
alla radice il problema. La Svizzera richiede standard altissimi anche per gli
occidentali per ottenere “solo” un Permesso di Dimora , e gli altri li sbatte
fuori senza tanti discorsi o finti sensi di colpa, senza “muri” fisici (droni e
tecnologia) e costi impossibili da affrontare. E’ squisitamente una questione
politica. Dopodichè, ciascun popolo
è libero di scegliere il suicidio che preferisce. Alla prossima.
p.s.
io non sono Francese. Non mi ci sento neppure un pochino.
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