martedì 12 luglio 2016

FORZA ITALIA, IL PROFONDO ROSSO DEI CONTI. QUASI 100 MILIONI DI DEBITI. PARITO SALVATO DA BERLUSCONI, UNICO PROPRIETARIO”


Dire che “Forza Italia è Silvio Berlusconi” è corretto anche da un punto di vista giuridico. Dalla relazione sul bilancio 2015 del partito azzurro, a firma della senatrice Mariarosaria Rossi, emergono infatti due notizie fondamentali: Forza Italia è in rosso, con oltre 98 milioni di disavanzo patrimoniale, e il suo unico creditore è Silvio Berlusconi, in qualità di fideiussore, che lo scorso anno ha contribuito a coprire buona parte i debiti del partito con un esborso di 43 milioni di euro. Per effetto di una perdita di 3.546.281 euro – si legge nella relazione – il disavanzo patrimoniale complessivo accumulato è passato da 95.430.062 euro del precedente esercizio agli attuali 98.976.343 euro. Il mega assegno di 43 milioni di euro è servito a estinguere gli ultimi debiti con le banche ma non a mettere del tutto a posto i conti di Forza Italia. Questa operazione, al netto delle beghe interne al partito sui futuri assetti amministrativi, rende di fatto Silvio Berlusconi l’unico proprietario del partito da lui stesso fondato nel 1994 e resuscitato nel 2013. “Nei primi mesi dell’esercizio – si legge nella relazione firmata dalla senatrice Rossi – a causa dell’escussione di fideiussioni personali rilasciate in precedenti anni a diversi istituti bancari, a garanzia di affidamenti da questi concessi al nostro Movimento, il presidente Berlusconi ha provveduto a saldare in qualità di fideiussore gli ultimi debiti esistenti nei confronti delle banche per un importo complessivo di 43 milioni 915 mila 812 euro“. “Il presidente è così divenuto il nuovo creditore nei confronti di Forza Italia per l’importo pari ai pagamenti da lui effettuati per un ammontare globale di 90.433.600 euro, somma comprensiva dei versamenti già effettuati al 31 dicembre 2014″. Pertanto, spiega la parlamentare, il “nostro movimento non ha più alcun affidamento bancario e di conseguenza alcun debito verso le banche; naturalmente, le fideiussioni a suo tempo rilasciate sono totalmente estinte”.
Rossi, al centro di polemiche perché accusata dalla figlia Marina di aver ritardato il ricovero dell’ex premier dopo il malore al cuore, non è più l’amministratore unico azzurro (è solo tesoriere del gruppo al Senato) ma ha voluto difendere il lavoro svolto negli ultimi anni precisando che, nonostante i conti siano ancora in rosso, il “disavanzo di 3 milioni 546 mila 281 euro subito nell’anno in esame appare in fortissima riduzione rispetto a quello di 11 milioni 881mila 327 subito nell’esercizio 2014, con un divario tra i due risultati di 8 milioni 335mila e 46 euro”.



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