La redazione del Blog Brisighella
Ieri Oggi, nato nel marzo 2012, avendo raggiunto (2016) le 235mila visite,
per festeggiare l’evento promuove la terza rassegna “SAPERE E GUSTO ALLE TERME
DI BRISIGHELLA” con una serata dedicata ai “480 ANNI DALLA TRADUZIONE DEL PICATRIX E LA SUA RISCOPERTA IN OCCASIONE
DELLE FESTE MEDIEVALI DI BRISIGHELLA” con il Prof. ANDREA VITALI e VINCENZO
GALASSINI. Il 26 maggio 1536 a
Brisighella fu trascritto dall’arabo al latino il Picatrix un libro di profezie magico-astrologiche non consentito
dal dominio papale. Tale traduzione venne data alle stampe per volontà di
Andrea Vitali, direttore artistico delle Feste, e di Vincenzo Galassini
presidente dell’Associazione Feste Medievali, in occasione delle Feste del 1994
che vertevano sul tema della Profezia. Per
il commento critico ci si avvalse della collaborazione del prof. Paolo Aldo
Rossi, docente di storia del pensiero scientifico presso l’università di
Genova.
Una teoria magico-astrologica di cui il Picatrix risulta essere la maggior fonte di ispirazione di quel
tempo. Il motivo della non diffusione di questo testo, fin dal Rinascimento, si
deve a diversi motivi, il primo dei quali è senz’altro l’essere stato messo
all’indice dalla Chiesa. Dobbiamo infatti ricordare che la Brighella di allora
viveva sotto un regime cattolico che vietava qualsiasi atteggiamento
contrastante l’ortodossia cristiana. Inoltre Brisighella vide in quegli anni la
presenza, fra gli altri, di un personaggio importante della Santa Inquisizione,
cioè il brisighellese Agostino Galamini,
divenuto nel tempo cardinale. Un altro personaggio che per le sue prediche e i
sermoni venne a Brisighella chiamato appositamente per sanare liti e contrasti
(fra le diverse fazioni?) fu Bernardino
Ochino che per il suo atteggiamento devozionale venne addirittura
equiparato a Bernardino da Siena tanto da essere appellato in tal modo. Una
devozione la sua, che non resse nel tempo, tanto da divenire un accanito
protestante. Dopo 480 anni si parlerà quindi del Picatrix, del suo contenuto e
del contesto storico in cui venne alla luce. Gli eventi che portarono alla
pubblicazione del Picatrix vengono
ricordati nel libro Feste Medievali di
Brisighella Gli anni d’Oro pubblicato nel 2015 dalla “Memoria Storica di
Brisighella”. Non fu a caso che nel 1994 Vincenzo Galassini volle, su
suggerimento del Vitali, giungere alla creazione di una struttura sotterranea
di carattere simbolico, chiamata l’Antro
di Ermete, in quanto esaltazione di quel pensiero platonico di cui il Picatrix risulta essere la migliore
fonte di spiegazione.
Una serata quindi di grande interesse, un tuffo nella storia, non solo
locale ma anche europea in quanto il Picatrix,
come detto, venne conosciuto in tutto il continente.
Un appuntamento per conoscere i misteri e i segreti di una Brisighella
che molto in realtà ha dato alla cultura e alla conoscenza. Una conoscenza che
occorre ancora approfondire e che ci sia augura di stimolare anche attraverso
questo incontro.
La traduzione del Picatrix, scritto in lingua araba nel XI
secolo, nella traduzione compiuta da un Brisighellese rimasto anonimo, risulta
essere la migliore fra le diverse che si trovano disseminate in diversi paesi
europei. Il manoscritto originale della traduzione si trova ora presso la
Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Il motivo per cui il Picatrix venne inserito fra i libri
messi all’indice dalla Chiesa Cattolica, si deve al fatto che la filosofia che
esso sottende appare impregnata di Platonismo, un pensiero che contrastava con
il ruolo della Chiesa che si poneva quale intermediaria fra il Divino e l’uomo.
Per Platone l’uomo era in realtà libero di cercare e trovare in se stesso
quell’essenza che lo rendeva partecipe della natura divina, quell’anima mundi nascosta all’interno di ogni
essere vivente.
Abelardo vedrà nello Spirito Santo l'anima del mondo, l'Anima Mundi
della quale parlano anche i monaci di Chartres. Guglielmo di Conches, glossando
il platonico Timeo
(34 c-35 c) afferma che l'anima del mondo è uno spirito o una forza naturale
inerente alle cose, che conferisce loro il movimento e la vita. Essa è
interamente e integralmente in ogni cosa, ma la sua potenza si esercita
diversamente. Essa, posta nel mezzo dell'Universo, dà il movimento agli astri,
la vegetazione agli alberi e alle piante, la sensibilità agli animali, la
ragione agli uomini.
Questo principio divino già durante l’esistenza terrena poteva condurre
l’uomo alla contemplazione del Bene Supremo attraverso l’esercizio delle virtù
e tramite la meditazione delle diverse entità angeliche.
Un altro importante aspetto filosofico implicava l’idea che l’universo
si riflettesse in ogni cosa esistente. L’uomo era concepito come un “piccolo
mondo”, un Microcosmo identico per struttura e contenuto al Macrocosmo. I
filosofi del Rinascimento, a partire da Ficino, immaginarono elaborati sistemi
di corrispondenze tra gli astri del firmamento e le diverse parti
dell’organismo umano
Su questi presupposti avvenne la rivalutazione della magia,
dell’astrologia e dell’alchimia, arte ermetica per eccellenza. Tali scienze
avrebbero aiutato l’uomo a capire i segreti legami che mantengono unito
l’universo e influiscono sul comportamento umano. Così le antiche divinità
astrali, Saturno, Giove, Marte, Venere, Mercurio, il Sole e la Luna, tornarono
a rivestire il ruolo di spiriti potenti e temibili a cui si potevano rivolgere
preghiere e interrogazioni per conoscere la sorte degli uomini. Attraverso la
costruzione di amuleti, lo svolgimento di particolari riti e la realizzazione
di specifiche operazioni, l’uomo avrebbe potuto difendersi dalla potenza degli
astri, celata anche nelle pietre e nei metalli, ottenendo la facoltà di
catturarla e di servirsene per un’elevazione spirituale.
Profilo di Andrea Vitali
Andrea
Vitali, Presidente dell'Associazione Culturale Le Tarot, medievista e storico
del simbolismo, è considerato a livello accademico una fra le massime autorità
internazionali per quanto riguarda lo studio sull'universo simbolico. Ha curato
importanti mostre sulla storia del pensiero simbolico, ermetico ed esoterico e
scritto numerosi libri, oltre a
centoquaranta saggi storici, molti dei quali tradotti in sei lingue. In qualità
di ideatore e direttore artistico delle Feste Medievali di Brisighella
(1980-2004), prima rassegna al mondo di cultura e spettacolo del medioevo, ha
scritto in chiave simbolica medievale numerose drammaturgie, oggetto di tesi di
laurea presso svariate università. Collabora fattivamente con diversi
dipartimenti universitari per quanto attiene lo studio del simbolismo.
L'Associazione
Culturale Le Tarot, fondata nel 1985 dal prof. Andrea Vitali, è un
organismo di studi storico-simbolici con sede a Faenza. Ne fanno parte eminenti
accademici italiani e stranieri, fra cui, solo per citarne alcuni, il Prof.
Franco Cardini (Università di Firenze), il Prof. Michael Howard (New York
University), il dott. Claudio Widmann, famoso analista junghiano, e tanti
altri.
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