Non sono giorni facili per Silvio Berlusconi, ricoverato al San
Raffaele per l'ormai celebre uveite e braccato dai giudici milanesi, che
vorrebbero il suo scalpo prima dell'avvio della nuova legislatura. Ma il
Cavaliere ha comunque dei motivi per sorridere. Uno glielo hanno fornito gli
onorevoli del Pdl che, contravvenendo alle sue direttive, dopo la marcia sul
Tribunale di Milano, hanno visto il capo dello Stato, strappandogli il richiamo
alle toghe e la raccomandazione che a tutte le forze e leader politici sia
garantito il diritto di partecipare liberamente alle fondamentali trattative
per la formazione del nuovo governo. Centrodestra
oltre il 30% - Il secondo motivo di soddisfazione, Berlusconi
lo ha trovato negli ultimi, freschissimi sondaggi, che darebbero il
centrodestra (Pdl, Fratelli d'Italia e Lega Nord) prima forza al 30,4%
davanti a Pd (29,2%) e Movimento 5 Stelle (28,8%). Un quadro
che permette al Cav e ai suoi di guardare con fiducia anche allo scenario
"estremo" di un ritorno alle urne, qualora dall'impasse post-voto del
25 febbraio non si dovesse proprio riuscire a venir fuori. Intanto, però, in
via Dell'Umiltà si valuta ogni possibile scenario. Compreso un accordo, in
extremis, col Pd. Partito nel quale sarebbero in tanti a non voler concedere ai
grillini la presidenza della Camera facendo quindi saltare il banco di un
inciucio 5 Stelle-Pd. La parola d'ordine, quindi, è calma: anche per capire che
effetto faranno sul Pd e sul quadro politico complessivo le parole di
Napolitano contro le toghe e a favore del Pdl. Che non torni di moda il
"governissimo"? In ogni caso, il progetto del Cavaliere ora è più
chiaro: dopo aver detto no a un
presidente della Repubblica "di sinistra" il
leader azzurro vuole il colpo grosso. Un presidente della Repubblica di
centrodestra (che manca, per essere generosi, dai tempi di Francesco Cossiga) e che possa
concedergli l'onore di nominarlo senatore a vita. Carica, oltre che
prestigiosa, anche politicamente "blindata" e strategica.
Nessun commento:
Posta un commento