Furbetto della casta. Otto mesi prima di essere
eletto sindaco di Firenze era stato assunto dall'azienda di famiglia come
dirigente. Poi si è messo in aspettativa e da allora... l Comune e la Provincia di
Firenze da quasi 9 anni pagano i contributi per la pensione del dirigente di
azienda Matteo Renzi, in arte "rottamatore". Lo scrive Il
Fatto quotidiano, che racconta come otto mesi prima di essere eletto
sindaco di Firenze nel giugno 2004, Renzi venne assunto dall'azienda
di famiglia, per poi mettersi in aspettativa per assolvere al suo incarico di
primo cittadino.
La protesta - A testimoniarlo è un documento del 22 marzo
scorso, la risposta a un'interrogazione al Comune di Firenze presentata dai
consiglieri Francesco Torselli (Fratelli d'Italia) e Marco Semplici (Lista
Galli). "Il dottor Matteo Renzi è inquadrato come Dirigente presso
l'azienda Chil srl", scrive il vicesindaco Stefania Saccardi e aggiunge
"alla società presso cui risulta dipendente in aspettativa il dottor Renzi
sono erogati i contributi previsti all'art. 86 comma 3 del Testo unico sugli
enti locali". Legge che impone all'Ente locale di provvedere al versamento
dei contributi previdenziali, per gli amministratori locali che, in quanto
lavoratori dipendenti, siano stati collocati in aspettativa non retribuita per
assolvere al mandato.
Fonti vicine al sindaco e riportate da Il fatto spiegano che
"l'assunzione non era finalizzata a lucrare i contributi. La società della
famiglia Renzi in quel periodo viveva una fase di ristrutturazione.
L'acquisto della qualifica di dirigente da parte di Renzi era legata alla
cessione delle sue quote. Prima era socio ed era inquadrato come collaboratore.
Nel periodo in cui cede le quote diviene dirigente".
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