Caro Vincenzo,
sono grato al segretario del Popolo
della Libertà, che ieri a nome di tutti i dirigenti del movimento ha deciso che
prima della riunione dei gruppi parlamentari convocata per domani a Milano si
svolgesse una manifestazione di solidarietà, di vicinanza e di affetto verso di
me. Ho visto però che i soliti giornali attribuiscono a me questa iniziativa
che invece é nata spontaneamente nel dialogo tra la base e i vertici del nostro
Movimento. In effetti questa mattina, mi sono state rappresentate le modalità
con le quali si sarebbe svolta domani questa manifestazione a mio sostegno
attraverso la partecipazione di tutti i parlamentari appena eletti alla pubblica
udienza che domani mi vede interessato al tribunale di Milano, al fine di
chiedere, a nome di quel terzo degli italiani che la nostra coalizione
rappresenta, il trasferimento di tutti i procedimenti che mi riguardano in
altra sede diversa da Milano, giudicata in base ai comportamenti di questi
ultimi diciannove anni pregiudizialmente nemica di Silvio Berlusconi, come
persona e come leader politico. Apprese queste modalità ho ritenuto, pur
ringraziando di cuore tutti i parlamentari per la loro dimostrazione di fiducia
e di affetto, di chiedere di soprassedere a tale iniziativa per il rispetto che
ho sempre portato alle istituzioni repubblicane. Nonostante tutto, continuo
ancora a confidare che la verità sia più forte di ogni pregiudizio e di ogni
strumentalizzazione politica anche da parte di chi deve pronunciare una
sentenza in nome del Popolo italiano in un procedimento che mi vede in base
alla realtà dei fatti come incontestabilmente innocente.
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