lunedì 11 marzo 2013
UN CONSIGLIO A BERLUSCONI, NON RICHIESTO, NON CONSEGNARSI, NON ARRENDERSI. SE SARA’ NECESSARIO COMBATTERE, LO FAREMO. PER NOI, OLTRE CHE PER LUI.
Vedere
questi tromboni di sinistra alla Barbara Spinelli in ginocchio davanti a Grillo
è un vero spettacolo: ti preghiamo, ti scongiuriamo, sostieni Bersani, dicono
in lacrime. Non hanno coraggio né dignità, sono uno scarto della società che ha
solo paura di perdere per sempre. Via Berlusconi, avevano pensato, finalmente
tocca a noi. E invece niente, si
ritrovano appesi al pollice di Grillo strozzati nella loro boria. Non meritano
ascolto. Sono patetici, pensano di rappresentare un Paese che esiste solo
nei loro salotti e nei loro giornali. E nelle Procure che assetate di sangue
pensano di poter sparare il colpo alla nuca
a Silvio Berlusconi. Quello che è successo ieri a Milano va oltre
l'accanimento, siamo alla barbarie, a un Piazzale Loreto due punto zero.
Berlusconi è malato in ospedale, fior di primari hanno certificato la sua
impossibilità a presenziare all'ennesimo processo. Niente, i periti del
tribunale hanno ammesso la malattia ma sostengono che se trasportato in ambulanza, l'ex premier può essere domani in aula. Lo
vogliono finire anche fisicamente, da Napoli rimbalza la voce di una possibile
richiesta di arresto sul caso dei parlamentari di sinistra passati al
centrodestra. Se ci sarà una nuova campagna elettorale, come probabile,
Berlusconi dovrà essere o morto o in galera, perché così hanno deciso. E non importa che nella sola ultima
legislatura 161 parlamentari abbiano cambiato casacca per motivi più o meno
nobili in base a un diritto costituzionale (non esiste il vincolo di mandato). Non
importa che Prodi non cadde per il tradimento di De Gregorio (il parlamentare
passato col centrodestra e finito sotto inchiesta) ma per un'inchiesta
giudiziaria di tale pm De Magistris, oggi sindaco di Napoli, che coinvolgeva
l'allora ministro della Giustizia Clemente Mastella. Ormai la verità non conta, sono bestie che sentono l'odore del sangue
del nemico braccato e ferito e hanno la bava alla bocca. Vogliono esibire
il corpo di Berlusconi, ma cercano tutti noi, i nostri ideali e le nostre
libertà. Sono dei pazzi, nel senso clinico della parola, vanno fermati.
Possiamo farlo solo noi alzando la voce. Non so che cosa deciderà di fare
Berlusconi. Il mio consiglio non richiesto è di non consegnarsi, non arrendersi. Se sarà
necessario combattere, lo faremo. Per noi, oltre che per lui. Alessandro Sallusti
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