sabato 16 marzo 2013

MA QUALE TAGLIO DEI RIMBORSI, SENZA I NOSTRI SOLDI IL PD COLLASSA.



I grillini sfidano il Pd sui rimborsi elettorali. E anche Renzi chiede una riflessione. Che non ci sarà mai ovviamente. Perchè il Pd senza quei soldi non sopravvive, come segnala Il Fatto. Il Pd, privato da subito del finanziamento pubblico, sarebbe in effetti incapace di affrontare a tappe forzate una necessaria mutazione genetica, prima ancora che organizzativa. E il partito ancora troppo poco “liquido”, fatto di tanti funzionari e dirigenti, di uffici stampa, di centinaia di sedi ed appendici, si scioglierebbe come neve al sole. Tolti i 57 milioni di euro di rimborsi elettorali, l’autofinanziamento rappresenta appena l’8,8 per cento. Che è l’equivalente di 5,5 milioni, provenienti in netta prevalenza dagli eletti. Una somma, questa, che sarebbe sufficiente per far fronte a poco più di un terzo dei circa 15 milioni di esborso per i 200 dipendenti ed i consulenti esterni, di cui si avvale il Pd. Senza i rimborsi il partito fondato da Veltroni dovrebbe dire addio alla sua sede nazionale, per la quale nel 2011 ha speso ben 3,5 milioni di euro. Il Pd, privo di finanziamento, forse non riuscirebbe nemmeno a far arrivare nelle case degli italiani i propri strumenti di informazione e propaganda, che, al costo di circa 2 milioni di euro, viaggiano soprattutto con posta ordinaria.
Non se ne parlerà mai… Dobbiamo sovvenzionarli fino alla fine.

Nessun commento:

Posta un commento