Il tentativo di portare un uomo
di centrodestra, un moderato al Quirinale sembra essere in stallo, ma il
Cavaliere ha la mossa di riserva. Silvio
Berlusconi è pronto a sostenere come successore di Giorgio Napolitano al
Colle Massimo D'Alema.
Secondo i piani del leader del Pdl, Baffino potrebbe sarebbe la persona giusta.
Di certo non è un giustizialista come tanti altri, va ripetendo Berlusconi a
suoi, e tra i due c'è da sempre una sorta di reciproca stima: "Da Massimo
mi sento più garantito che da Prodi
o da altri che vorrebbero imporci", avrebbe detto ai fidatissimi. Ma,
soprattutto, nel momento in cui farà il suo nome getterebbe nello scompiglio
l'intero Partito democratico. "D'Alema", secondo i ragionamenti di
Berlusconi che già pensa alle prossime elezioni, "ci consente di piazzare
comunque al Colle un politico ostile a Renzi,
che sarà con molta probabilità il mio avversario politico". Con queste
argomentazioni, rivela Repubblica,
andrà a trattare con Pier Luigi Bersani,
contando sulla rivalità tra il segretario Pd e il sindaco di Firenze. Al tavolo
comunque si presentera con altri due nomi di riserva: Giuliano Amato e Franco Marini, che vengono considerati
da Berlusconi "il male minore". Non sembra invece aver ricevuto
particolare apprezzamento da parte del Cav la proposta di Mara Carfagna: Emma Bonino. Anche se, va detto, anche
Agusto Minzolini non la
escludeva dalla rosa dei votabili dal Pdl.
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