domenica 14 aprile 2013

BERLUSCONI:”SENZA UN GOVERNO STABILE AL VOTO A GIUGNO”


IN PIAZZA IL “FIUME DELLA LIBERTA’”, BERLUSCONI VUOLE SBANCARE ALLE URNE:”DOBBIAMO VINCERE, COME ABBIAMO FATTO NEL 1994. NOI L’UNICO BALUARDO DELLA DEMOCRAZIA.
UN GRANDE BERLUSCONI, NOI SIAMO PRONTI!  

Oltre 150mila persone in piazza a Bari: è il secondo "bagno di folla", a un mese e mezzo dalle elezioni, dopo quello in Piazza del Popolo a Roma. Berlusconi avverte Bersani: "Non abbiamo l'anello al naso, adesso basta". Poi promette: "Se andiamo al voto, mi candido premier". Il Cav avverte Bersani: "Senza accordi subito al voto". Il Cav mette il Pd con le spalle al muro.
"O c’è subito un governo forte e stabile per l’Italia o è meglio ridare subito la parola agli italiani votando a giugno". Mentre Bari esplode al coro "Un presidente, c'è solo un presidente!", Silvio Berlusconi torna a suonare la carica al popolo del centrodestra e a lanciare un chiaro avvertimento alla sinistra che, dopo aver occupato le principali cariche, adesso punta a prendersi il Quirinale e a governare senza avere la maggioranza.  "Come nel ’94 quando scesi in campo contro il comunismo, allora vincemmo e dobbiamo vincere anche questa volta - ha detto - è difficile non commuoversi, la responsabilità che mi date è così impegnativa da far tremare le gambe". "Grazie siete tanti quasi troppi, stretti l’uno contro l’altro, e siete veramente un fiume che non finisce - ha salutato il Cavaliere - spero che lontano giunga il nostro messaggio siete fiume libertà". Per il leader del Pdl è il secondo "bagno di folla", a un mese e mezzo dalle elezioni, dopo quello in Piazza del Popolo a Roma il 23 marzo scorso, nel quale il popolo del centrodestra ha manifestato "contro l’oppressione fiscale, burocratica e giudiziaria". Oltre 150mila persone. Piazza della Libertà gremita. "Vi sembra possibile che in una crisi così possiamo concederci questa assurda paralisi?", ha chiesto Berlusconi ricordando che, dal giorno del voto, il Pdl si è subito dimostrato disponibile a formare un governo di larghe intese e a individuare di
comune accordo un candidato per la presidenza della Repubblica. "Invece questi signori ci hanno detto di 'no' pur avendo solo lo 0,3% in più - ha continuato - non si sono aperti a nessun accordo con noi e anzi tentano di prendersi tutte le cinque cariche istituzionali dello Stato". Il leader del Pd Pier Luigi Bersani e la sinistra chiedono, infatti, a Berlusconi di regalare a loro i voti del Pdl, cioè il consenso di 10 milioni di italiani, per fare un governo da soli, senza far partecipare il centrodestra. "Ci hanno fatto perdere 50 giorni, Bersani si è messo a fare la sua esplorazione e poi ci ha detto, come stamattina, che vuole i nostri voti ma non gli va bene fare un governo con noi - ha incalzato il leader del Pdl - allora, caro Bersani, siamo assennati, siamo bravi ma non abbiamo l’anello al naso".

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