Enrico
Letta ha subito iniziato il suo percorso
verso Palazzo Chigi
criticando la politica europea di Angela
Merkel. Un messaggio velato e diplomatico come è nello stile
dell’esponente del Pd,
che però è stato subito sottolineato dall’autorevole settimanale “Die Zeit”.
SVOLTA
DI LETTA – Oggi Enrico Letta è uno dei temi più discussi in Germania.
Dopo due mesi di paralisi l’economia che dà le maggiori preoccupazioni
all’interno dell’eurozona, l’Italia, potrà forse ricevere un governo che la
guidi. La soluzione della crisi politica del nostro paese è giudicata come
probabile da Die Zeit, che però rimarca il carattere di novità
ed al contempo di contraddizione di questa svolta. Letta salirà a Palazzo Chigi
solo perchè ha cambiato posizione in modo radicale rispetto all’alleanza con
Berlusconi. Il settimanale tedesco evidenzia come proprio nel corso di
un’intervista concessa a Die Zeit il presidente del Consiglio incaricato avesse
espresso la convinzione l’impossibilità di fare qualsiasi cosa con il
Cavaliere. La conversione di Letta e del Pd è in realtà frutto delle
sollecitazioni del presidente della Repubblica. Giorgio Napolitano ha invitato,
in modo esplicito, tutti i partiti ad accantonare le reciproche animosità ed ad
unirsi con un nuovo spirito di concordia.
EUROFILO
E BERLUSCONIANO – Die Zeit sottolinea il carattere diplomatico e l’abilità
al compromesso mostrata da Letta durante la sua carriera. “Il percorso politico
del futuro presidente del Consiglio è stato rapidissimo. Nel 1998, a soli 32
anni, diventò ministro delle Politiche europee, il più giovane nella storia
italiana. Giovane, spigliato, pronto al compromesso e filo europeo: Letta ha le
caratteristiche
che Napolitano si augurava per il nuovo presidente del Consiglio”. Die Zeit
evidenzia però come ci sia un’altra ragione per il probabile successo di Enrico
Letta. L’esponente democratico è il
nipote di Gianni Letta, il braccio destro e più ascoltato consigliere di Silvio Berlusconi.
“Il Cavaliere ha tentato in ogni modo di far incoronare Gianni Letta come
presidente della Repubblica, inutilmente. Le malelingue dicono che da un
decennio i destini dell’Italia vengono decisi al tavolo della famiglia Letta.
Già ai tempi della formazione
del governo Monti zio e nipote avevano avuto un ruolo decisivo”.
SEGNALI
A BERLINO – Per questi motivi Die
Zeit sottolinea come Letta appaia l’uomo giusto per dare un
governo all’Italia in questo momento. Un altro possibile punto di incontro tra
lui e Berlusconi sono le critiche alla
politica di risparmio imposta dalla Germania di Angela Merkel.
Il settimanale tedesco evidenzia uno dei passaggi delle dichiarazioni del presidente
del Consiglio incaricato che più avranno infastidito Berlino. “Dobbiamo impegnarci affinché la Ue abbandoni
l’attuale politica di austerità.” Die Zeit definisce Letta come
un politico che si è dedicato spesso alle critiche contro
la politica di austerità di matrice tedesca. ” Angela Merkel ed il suo governo
portano una significativa responsabilità negli ultimi sviluppi dell’eurocrisi,
dobbiamo limitare il predominio della Germania per evitare il peggioramento del
nostro paese”, cita Die Zeit.
SILVIO
DOPO LETTA – Il settimanale tedesco esprime però qualche dubbio sul
tentativo di Enrico Letta. Die Zeit rimarca come la paralisi di questi ultimi
due mesi sia figlia dello scontro che ha caratterizzato i partiti italiani
negli ultimi anni, e come una simile tensione non sia affatto scomparsa. Il
Partito democratico si è già diviso sulla partecipazione al “governissimo”, anche
in ragione del prezzo alto che il Popolo della Libertà gli vuole far pagare.
Die Zeit evidenzia il ruolo centrale ricoperto da Silvio Berlusconi, tornato il
dominus della politica italiana. Il Cavaliere fu definito una mina dallo stesso
Letta nell’intervista concessa al settimanale tedesco a fine 2012, poco prima
che il leader del Pdl fece effettivamente saltare il governo Monti. La
previsione corretta di allora fatta dall’esponente del Pd rischia di
concretizzarsi ancora una volta. Berlusconi, se i democratici faranno troppe
resistenza all’intesa con lui, potrebbe ancora una volta scompaginare le carte
e portare il paese a nuove elezioni. La
prospettiva di un suo quinto sbarco a Palazzo Chigi è davvero concreta.
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