Dopo una
delle IMU più alte d’Italia sulla prima casa arriverà la TARES grazie al
governo Monti che a Faenza farà razzia di ben 10.000.000 di euro circa,
l'addizionale comunale IRPEF rimarrà invariata e quindi maggiorata per le fasce
di reddito da 28.000 euro in su, arriverà il piano sosta odiosa tassa ad
“centrum civitatis”. L’aumento delle tariffe cimiteriali del 3% è già avvenuto
e si ritoccheranno per alcune fasce di reddito le rette degli asili nido, le
mense scolastiche avevano già subito un ritocchino, e poi dulcis in fundo
un altro aumento del 3% e adeguamento Iva al 21% per le tariffe del trasporto
scolastico. Da notare che questa ultima regalia non è stata neppure resa nota
ai consiglieri comunali presenti ieri sera nella commissione consiliare seconda
dall'assessore competente Savini pur avendo accennato proprio al trasporto
scolastico e aver ribadito i suoi sforzi per mantenere invariato il servizio.
Tutto
questo per pagare i debiti, i mutui, gli Swap, i buchi lasciati dalla vecchia
amministrazione (Casadio-Collina) e continuare a sperperare in attività senza
alcun ritorno per la città.
Guardando poi i mandati di pagamento del 2012
risulta evidente che sia necessario oltre al controllo di gestione così come ad
oggi eseguito anche un controllo dei budget: sono impressionanti le spese del
settore giardini, tanto che Faenza più che una città sembra una foresta, le
spese per la benzina, le spese per l'energia elettrica, le spese idriche, le
spese di riscaldamento ed anche i costi di telefonia fissa e mobile. Raffaella
Ridolfi
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