Una cupola sormontata dalla mezzaluna e un
minareto a sfregiare le colline senesi. Ecco la nuova moschea di Colle
Val d’Elsa che Oriana Fallaci definì un attentato all’Occidente, invitando a
“farla saltare” con l’esplosivo. A nulla sono servite le proteste
della popolazione, fortemente contraria a questo scempio culturale,
architettonico e storico. A nulla i comitati spontanei, le assemblee pubbliche,
un’inchiesta della magistratura. Quando si parla di immigrati, islamici
o gay la democrazia non conta, conta solo la dittatura delle minoranze
iper-protette dalla politica. Dopo l’annuncio dell’inaugurazione della
nuova moschea, la Lega Nord locale considera l’atto “inaccettabile” e chiede
che sia ascoltata la cittadinanza attraverso un referendum. Dopo l’annuncio della conclusione dei lavori
della Moschea, la popolazione colligiana e gli abitanti della Badia devono
ringraziare il Partito Democratico, il Primo cittadino Paolo
Brogioni, l’ex Sindaco ed attuale Consigliere regionale, Marco
Spinelli, ideatore del progetto, l’ex Presidente della Fondazione MPS,
Giuseppe Mussari, che ha finanziato l’opera con 300.000 Euro,
e l’attuale Presidente di Palazzo Sansedoni, Gabriello Mancini,
che ad una precisa richiesta del Carroccio non ha ritirato il finanziamento
concesso nonostante i tempi per il completamento dell’opera fossero
abbondantemente scaduti.
La Lega Nord Toscana è stata la
prima forza politica a richiedere l’indizione del referendum sulla nuova
Moschea. Lo ribadiamo anche questa volta: il Sindaco Brogioni ascolti la gente
ed i comitati e sia il primo ad indire il referendum, in passato da lui stesso
bocciato. Qualsiasi altra ipotesi, a partire dall’inaugurazione di un edificio
oggetto di proteste da parte dei residenti e che stato posto all’attenzione
della Magistratura e del TAR (anche a seguito delle delibere
dell’amministrazione comunale per la proroga dei termini), è da considerarsi
inaccettabile e strumentale.
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