IL MINISTRO CONFERMA L’INDISCREZIONE
TEDESCHI: PAGHEREMO GLI IMMIGRATI PER LASCIARE I CIE. AVRANNO ANCHE UN
DOCUMENTO PER VIAGGIARE NELL’AREA DI SCHENGEN.
I tedeschi avevano ragione: l'Italia ha pagato 500 euro ai 13mila profughi rimasti nei centri
d'accoglienza (i Cie,
centri di identificazione ed espulsione) creati dopo la guerra in Libia per far
fronte all'emergenza sbarchi a Lampedusa
e non solo. E' il Viminale stesso, con una circolare, a confermare l'indiscrezione
firmata dal quotidiano Die Welt: si tratta in sostanza di
una buonuscita per gli immigrati clandestini rimasti: dal 2011 infatti hanno
messo piede sul suolo italiano ben 62mila profughi, 28mila dalla Libia e i
restanti da Tunisia e dal Mediterraneo orientale in seguito alle varie
Primavere arabe. Lo stato d'emergenza è stato dichiarato concluso lo scorso 1
marzo: a partire da quella data, a chi ha lasciato le strutture d'accoglienza è
stato concesso un contributo di 500 euro, un titolo di viaggio equipollente al
passaporto e il permesso di soggiorno per motivi umanitari. Il documento
permette agli stranieri di spostarsi anche in altri Paesi europei dell'area Schengen, ma solo per tre mesi. E'
questo punto che ha scatenato l'allarme del ministro degli Interni del governo Merkel. E ora Berlino proverà a
rispedire i profughi in Italia, alla faccia dei motivi umanitari e del fronte
comune Ue contro l'immigrazione clandestina.
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