Dopo aver perso le primarie
contro Bersani (roba da non crederci!!!) il Sindaco di Firenze aveva deciso di
continuare ad esercitare il suo ruolo di amministratore locale senza
intervenire nelle vicende nazionali; ogni tanto Bersani lo chiamava a
presenziare qualche comizio, giusto per ricordargli che anche lui è uno
iscritto al Pd e anche perché Pier from Bettola aveva capito che Silvio si
stava avvicinando. Poi sappiamo tutti cosa è successo! Il Pd che non vince,
Bersani che non fa il governo, il Centro-Sinistra che non elegge il Presidente
della Repubblica. Insomma l’unica cosa che sono stati in grado di fare è stata
una bella figura di merda! Ma Renzi che fa??? Matteino che dice??? Dopo aver
bocciato Marini e silurato Prodi, con la partecipazione del nemico/amico
D’Alema, Matteo aveva la possibilità di diventare Premier. In tantissimi
l’hanno indicato come papabile. Giovane ma comunque esperto in quanto
amministratore locale di lungo corso, l’uomo nuovo voluto dagli italiani, il
personaggio che spopolava nei sondaggi (e ad Amici di Maria De Filippi). E
invece di prendersi la responsabilità di divenire ciò che ha sempre sognato ha
deciso di declinare l’invito e farsi da parte. Ma non è finita! Qualche giorno
dopo la rielezione dell’eterno Re Giorgio il buon Matteo, eliminato Bersani,
avrebbe potuto prendersi la segreteria del Pd, quello che in teoria dovrebbe
essere il suo partito. Ma Renzi ancora una volta decide di lasciar passare il
treno e di restare tranquillo nella sua Firenze.
Ora però le domande sorgono
spontanee. Perché Renzi, così desideroso di fare il Premier ha fatto di tutto
per evitare quel ruolo? Perché Renzi, persona carismatica (sicuramente più di
Bersani) non vuole guidare il suo partito? Perché Renzi vuole starsene
tranquillo in Toscana lontano dalle questioni romane?
La risposta è molto semplice.
Matteo non vuole prendersi responsabilità! Sa che andare ora al Governo lo
rovinerebbe sotto il profilo elettorale, guidare il Pd gli rovinerebbe la
reputazione e dovrebbe fare i conti con le mille correnti democratiche, allora
molto meglio stare a guardare, far fare il lavoro sporco agli altri per poi
uscire al momento giusto e prendersi tutto: partito (uno nuovo) e Italia. di
Giorgio Cafaro – @CafaroGiorgio
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